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  1. #1
    Utente di HTML.it
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    l'uccello è ambiguo [saggio filosofico veloce]

    L'ambiguità dell'uccello, ecco il tema che vorrei sottoporre a questo variegato e scanzonato consesso.
    Sarò breve.



    Nel capolavoro del grande cineasta inglese, gli Uccelli sono una minaccia, forieri d'angoscia, inquietanti presenze. Il loro poter volare, volare a frotte, li rende perfetti a raccontare la paura d’una minaccia che appunto volteggia sulla nostra testa.
    Altre figure d'uccelli che fanno paura, le troviamo in letteratura.
    Quivi le brutte Arpie lor nidi fanno,
    che cacciar de le Strofade i Troiani
    con tristo annunzio di futuro danno.
    Ali hanno late, e colli e visi umani,
    piè con artigli, e pennúto 'l gran ventre;
    fanno lamenti in su li alberi strani

    (Inferno, XIII canto, Dante)

    Le Arpie, brutte, inquietanti, l'essenza della femminilità malvagia, cupa e rapace. Insomma uccelli orrendi. Anche se qui l’orrendo è in fondo l'ibridazione antropica.

    Ma gli uccelli sono simboli di dolcezza e di vita. Ad esempio la cicogna. Grazie alla sua abitudine di nidificare sui camini, sopre le case, è entrato nelle leggende, e in molti posti è simbolo di felicità, fecondità, fedeltà. Porta anche i fratellini, così si diceva ai bimbi d'una volta, considerando molto più poetica la cicogna che la realtà. Insomma un uccello che è quasi una fiaba esso stesso.
    E poi, ovviamente, la colomba. Dopo il diluvio, fu la colomba, alzatasi in volo dall'arca, a tornare col rametto d'ulivo nel becco. Simbolo di nuova terra, nuova pace, nuova conciliazione. Insomma un uccello decisamente rassicurante, e anche di sinistra, diciamocela tutta.

    Ma anche ora, in questi giorni, c'è da riflettere. Il cigno, simbolo d'eleganza, volatile d'indiscusso fascino, diviene, morendo d'influenza, nefasto presagio, lugubre rintocco della biologica globalizzazione.

    Insomma l'uccello è ambivalente, e su questo non ci piove.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    Passer, deliciae meae puellae,
    quicum ludere, quem in sinu tenere,
    cui primum digitum dare appetenti
    et acris solet incitare morsus,
    cum desiderio meo nitenti
    carum nescio quid lubet iocari
    et solaciolum sui doloris,
    credo ut tum gravis acquiescat ardor:
    tecum ludere sicut ipsa possem
    et tristis animi levare curas!

    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di 7keys
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    come non citare il CHIURLO o il PASSERO
    Guarda il sesso è fatto di dare e avere e proprio a questo proposito la mia donna non te la darebbe mai
    Questa vita è andata così, nella prossima mi organizzo meglio

    Mi hanno radiato

  4. #4
    Come non citare il famoso passero leopardiano?

    D'in su la vetta della torre antica,
    Passero solitario, alla campagna
    Cantando vai finchè non more il giorno;
    Ed erra l'armonia per questa valle.
    Io guardo la televisione e
    poi ci scrivo su le mie impressioni... ergo
    sum

  5. #5
    signorina! lei mi cade sull'uccello!
    boundless and bare the lone and level sands stretch far away

  6. #6



    vorrei rassicurare tutti gli italiani sul fatto che non c'è nessuna ambiguità

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