I migliori 3 film commedia italiani?
I miei:
1)Amici miei, atto I
2)Amici miei, atto II
3)Amici miei, atto III
I migliori 3 film commedia italiani?
I miei:
1)Amici miei, atto I
2)Amici miei, atto II
3)Amici miei, atto III
I soliti sospetti
(vabbè che è sempre Monicelli)
"cara... sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro..."
ehm...
I soliti ignoti
"cara... sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro..."
[supersaibal]Originariamente inviato da WhiteR4bbit
I migliori 3 film commedia italiani?
I miei:
1)Amici miei, atto I
2)Amici miei, atto II
3)Amici miei, atto III
[/supersaibal]
sono stupendi e io sono un grand estimatore; anche se il 3° atto non è al pari dei primo.
Aggiungerei anche un'altro film di monicelli
il marchese del grillo
e aggiungerei: l'allenatore nel pallone e Fantozzi e il secondo tragico fantozzi
film mitici
Non ci resta che piangere
Ricomincio da tre
la stanza del figlio...ma forse forse non è una commedia
Another way to say: 10 print Home: 20 print Sweet: 30 goto 10
"I was never the girl next door." Betty Page.
io amo il prossimo, è tutto il resto della gente che non sopporto
Pane, amore e fantasia (e seguenti), con un indimenticabile De Sica.
Tu schiavo di Hedwig. Ora tu fa quello che dice Hedwig.
If you're going to San Francisco be sure to wear some flowers in your hair.
[supersaibal]Originariamente inviato da DummiesGiuli@
la stanza del figlio...ma forse forse non è una commedia [/supersaibal]
Infatti, è la storia della famiglia del Mulino Bianco. Gli unici 10 minuti carini son quando muore il ragazzo, poi per il resto meglio lasciar perdere.[supersaibal]Originariamente inviato da DummiesGiuli@
la stanza del figlio...ma forse forse non è una commedia [/supersaibal]
La Terra è bella, peccato per i terrestri.
tutto l'amore che c'è
Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)