...secondo Luciana Littizzetto
Cose dell’altro mondo. Sentite qua. Pare che il navigatore satellitare in macchina faccia male. Motivo? Perché distrae l'attenzione e ti fa andare a sbattere. Bella scoperta. Effettivamente col cellulare pensi ai fatti tuoi ma almeno guardi dove vai, col satellitare devi fissare uno schermo luminoso con una matassa di righine tutte uguali col vantaggio che scopri subito dov'è via Bratislava in compenso non sai di chi sia il parafanghi del tir dove ti sei impiantato. Comunque esiste tutta una categoria di persone tipo me che con il navigatore satellitare si perde.
Senza navigatore gira che ti rigira amore bello prima o poi ce la fa. Con quello attivato buonanotte. La verità è che il navigatore non è fatto per i rimbambiti. E' fatto per gli intuitivi, quelli che troverebbero la strada anche nel labirinto di Minosse. Ma per gente come me, che fino a ieri per ritrovare la via di casa sparpagliava briciole di pane come Hansel e Gretel, è un disastro. C'è anche da dire che il navigatore satellitare è un'invenzione meravigliosa che funziona benissimo sulle grandi distanze, sulle grandi mete. Se sei a Torino e vuoi andare in Texas lui non sbaglia. La direzione giusta te la dà. Sei tu, che sei un cretino, se vuoi andare in macchina in Texas. Ma prova invece a dargli un compito meno nobile. A fargli una richiesta semplice. Due più due. Tipo voglio andare da via Monferrato a via Garibaldi che è a due passi. Ciao. Gli parte la brocca.
Intanto ti chiede: «Vuoi la via più breve o quella più veloce?». Ma che domanda è? Tutte e due, razza di cretino. Chiedimi piuttosto se voglio la via più breve o quella più lunga… quella più veloce o quella più lenta… ma non mescolare i due concetti… Poi imposti la via e scopri che di via Garibaldi ce ne sono 300. E quindi se non stai attenta finisci in via Garibaldi però a Lugano o a Basilea. E se trovi un cantiere? Lì è la fine. Sbianca. Va completamente in tilt e mentre tu hai già oltrepassato l'incrocio decisivo ti fa: «Fare inversione a U». In una via ad alto scorrimento a quattro corsie. Certamente, che faccio inversione a u, pezzo di tolla. Così faccio da bersaglio mobile ad un torpedone a rimorchio lungo 10 metri. Adesso ti dò una manata e ti faccio saltar via gli 800 euro di pixel che hai addosso. E poi continua: «Fra trecento metri svoltare a destra». Minchia quanto ti odio. Lo so io quanto sono trecento metri? No, che non lo so. Non so neanche quanto sono 10 centimetri che me lo deve dire la merciaia in persona quando compro l'elastico delle mutande…
Dimmi gira all'altezza del distributore che almeno capisco, imbecille. Non lo so quanto siano 300 metri. Che devo fare? Fissare oltre a te anche il conta chilometri parziale? E la macchina? Chi me la guida intanto? Santa Mercedes e Santa Panda? Il navigatore satellitare, lo dice la parola stessa, l'hanno inventato per le navi che viaggiano in mare. Dove non ci sono i cantieri, i sensi unici e le manifestazioni. C'è solo qualche balena che se ti sente ti scansa! Per la macchina no. Con quella se trovi un corteo i casi sono due: o lo radi al suolo senza pietà oppure ti perdi per sempre.
non avrò mai bisogno di una navigatore satellitare