Chiedo agli esperti contabili se possa essere tecnicamente, e senza troppe complicazioni, realizzabile la tassazione delle rendite proporzionalmente al reddito (o alla somma delle rendite stesse).
Chiedo agli esperti contabili se possa essere tecnicamente, e senza troppe complicazioni, realizzabile la tassazione delle rendite proporzionalmente al reddito (o alla somma delle rendite stesse).
Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
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Basterebbe applicare al reddito da rendita i normali scaglioni IRPEF anzichè le attuali (e molto convenienti) aliquote fisse .
Cosa che si può fare tranquillamente in sede di dichiarazione dei redditi.
me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.
Prodi ieri ha candidamente dichiarato di voler tassare le rendite al 20%, tassa di successione per patrimoni oltre 250.000 euro e tante altre belle cose, fra cui una revisione dell' ICI.
Ora..non ci vuole un genio per dire che si sta sparando nelle balle da solo, anche se da un punto di vista etico non fa una grinza.
Sto seriamente cominciando a pensare che la sinistra abbia un preciso piano per perdere di proposito questa tornata elettorale, riorganizzarsi nei prossimi anni, lasciare che le cose vadano allo sfascio come andranno e poi raccogliere i resti al secondo giro elettorale previsto. Questo al momento assodata la loro incapacita' di gestire la loro stessa coalizione.
Comunque tad la cosa e' molto semplice: da qualche parte i soldi si devono recuperare, e la tassazione proporzionale e' il sistema piu' ovvio e facile da applicare. Se non che porterebbe immediatamente ad una seconda fuga ed occultamenti di capitali in tempo zero.
La mia modestissima opinione e' che per prima cosa tasse ed imposte si dovrebbero calcolare per nucleo famigliare in primis, secondo stato di famiglia, e le gabelle sulle proprieta' immobiliari appartenenti non a persone fisiche andrebbe triplicata al minimo.
Ma non potrebbe essere un sistema per limitare la speculazione e privilegiare investimenti produttivi?
Dal mio punto di vista la tassazione delle rendite in base a scaglioni di reddito sarebbe sacrosanta.
Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
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per investimenti produttivi cosa intendi pero'?? Quali campi?[supersaibal]Originariamente inviato da taddeus
Ma non potrebbe essere un sistema per limitare la speculazione e privilegiare investimenti produttivi?
Dal mio punto di vista la tassazione delle rendite in base a scaglioni di reddito sarebbe sacrosanta. [/supersaibal]
Per adesso il governo sta a guardare, si parlava di una fusione eni-enel ma sembra essere saltata, settori di investimento che possano interessare un piano organizzato governativo non ce ne sono ed i mercati al momento sono ababstanza volatili. tassare le rendite significherebbe in primis far spostare liquidita' su settori meno sotto pressione, in pratica la liquidita' disponibile viene immediatamente dirottata e non reinvestita. Viceversa diciamo che si privilegia su un piano fiscale il reinvestimento..cioe' in pratica defiscalizzi alcuni investimenti finalizzati a ricerca e sviluppo. idea buona in teoria pero' con una falla: messa a punto la ricerca ovviamente per diventare appetibile questa si deve trasformare in ciclo produttivo di un bene, finalizzato alla vendita. E qui verrebbe fuori la debolezza strutturale italiana: produzione in crisi, vendita non ne parliamo. Ergo defiscalizzi, si ricerca, si innova ma non si produce e non si vende.
Impresa in generale, ho i soldi ed invece che speculare mi conviene aprire un'attivita'.[supersaibal]Originariamente inviato da need4speed
per investimenti produttivi cosa intendi pero'?? Quali campi?... [/supersaibal]
Poi che questa possa realmente esser produttiva sarebbe un altro paio di maniche.
Poi mi domando se possano esistere facilitazioni all'unione di imprese a formarne una piu' importante, tanto per limitare la tradizione tutta italiana della microimpresa.
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in teroia il tuo discorso sta in piedi ma emsso su un piano reale fa acqua temo. Ci abbiamo provato e di fatto le realta' produttive italiane di una certa entita' sono state smantellate una per una per incapacita' di tenersi su un piano concorrenziale. Da come la vedo io la PMI e' l'unica sacca rimasta per difendere la produttivita' italiana, sul resto semplicemente non c'e' competizione.[supersaibal]Originariamente inviato da taddeus
Poi mi domando se possano esistere facilitazioni all'unione di imprese a formarne una piu' importante, tanto per limitare la tradizione tutta italiana della microimpresa. [/supersaibal]
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