(ANSA) - ROMA, 10 MAR - La Cassazione ha confermato il
proscioglimento di Susanna R. che aveva detto «Negro di m...»
a un suo collega di lavoro extracomunitario che era arrivato
tardi al turno lavorativo. La donna si era lamentata della
scarsa puntualità di Mohammed S. - che aveva preannunciato il
suo ritardo - e l' extracomunitario le aveva detto «sei
cattiva, ce l' hai con me» augurandole anche «del male per la
sua famiglia». A questo punto Susanna gli aveva replicato con
l' espressione «negro di merda».
Il gip del Tribunale di Firenze, l' aveva prosciolta dal
reato di ingiurie, aggravato dalla presenza di più persone e
dalla finalità di discriminazione razziale, ritenendo che
Susanna non fosse punibile «essendovi stata reciprocità di
offese ed avendo ella agito in stato d' ira» contro «l'
anatema». Questo verdetto è stato convalidato dalla Suprema
Corte.