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Angelo d'Arrigo aveva 44 anni: sposato, tre figli, viveva
sulle pendici dell'Etna. Una vita di record e imprese estreme Everest, Ande e deserto del Sahara
L'uomo che volava sopra il mondo
ROMA - E' precipitato con un velivolo a motore, che non guidava, lui che era il re del volo libero. Angelo D' Arrigo, nato 44 anni fa a Catania, dove viveva con moglie e tre figli sulle pendici dell'Etna, proprio il 31 dicembre scorso con il suo deltaplano aveva sorvolato la massima cima della Cordigliera delle Ande, toccando i 9.100 metri di altitudine. L'atleta siciliano era stato così ribattezzato "Condor dell'Aconcagua" e aveva subito dichiarato di puntare a nuovi record e imprese.
D' Arrigo, morto oggi a Comiso in un incidente con un ultraleggero, è stato anche il primo uomo a sorvolare l'Everest con un deltaplano, nel 2004, ed era famoso in tutto il mondo per avere attraversato in volo libero il Sahara nel 2001 e la Siberia nel 2002. In Sicilia d'Arrigo aveva compiuto una delle sue imprese più ardite: in occasione di un reportage per una rete nazionale francese aveva sorvolato per la prima volta il vulcano piu alto d'Europa in piena eruzione, l'Etna. E lì, alle pendici del vulcano, aveva creato una scuola di volo libero, l'Etna fly, poi trasformatasi in un centro turistico basato sulla pratica di sport estremi, il No Limits Etna Center.
Istruttore di volo, maestro di sci e guida alpina, nel corso della sua carriera agonistica ai vertici internazionali del volo sportivo, Angelo d'Arrigo ha avuto modo di volare in giro per il mondo. Laureato all'Universita dello Sport di Parigi, ma innamorato della montagna, ha progettato e realizzato imprese assolute sulle Alpi nelle sue tre specialita: sci estremo, volo libero e alpinismo. Con i documentari amatoriali sulle sue iniziative, che ha divulgato nelle scuole e nei centri culturali della capitale francese, ha contribuito allo sviluppo e alla diffusione degli sport estremi.
Dopo anni di agonismo in volo libero e due titoli mondiali con il deltaplano a motore, d'Arrigo si era poi allontanato dal circuito delle competizioni, per potersi dedicare ai voli record, ma soprattutto all'emulazione del volo dei rapaci per la ricerca del volo istintivo, avviando un progetto intitolato "Metamorphosis", uno studio analitico delle tecniche di volo dei piu grandi rapaci dei cinque continenti. L'anno scorso D'Arrigo aveva raccolto le sue esperienze in un libro, "In volo sopra il mondo", che definiva "la sua impresa più impegnativa".
(26 marzo 2006)