ROMA (Reuters) -
Nell'ultimo mese e mezzo i telegiornali della Rai hanno riservato "un tempo nettamente maggiore" alla Casa delle Libertà rispetto all'Unione, nonostante la legge sulla par condicio in campagna elettorale.
Lo ha affermato oggi in una comunicazione al Consiglio di amministrazione il presidente della azienda pubblica radio-tv Claudio Petruccioli, citando i dati dell'Osservatorio di Pavia riferiti al periodo tra l'11 febbraio e il 23 marzo scorsi.
Nel complesso dei telegiornali Rai, ha spiegato Petruccioli, "assommando interventi in voce e interventi del giornalista e/o del conduttore" la Cdl ha avuto a disposizione il 59,4%, l'Unione il 35,9%.
"Tutti e tre i telegiornali presentano squilibri", ha detto il presidente della Rai.
Per quanto riguarda le singole testate, il tempo maggiore è attribuito al centrodestra dal Tg2, col 61,9%, mentre l'Unione arriva al 36,4% al Tg1.
Nei tg di prime time (quelli di prima serata), la Cdl si vede riservare il 57,6% dal Tg2, mentre l'Unione arriva al 40,8% al Tg3.
"La legge prevede perentoriamente che il tempo venga calcolato, durante la par condicio, in riferimento ai soggetti che partecipano alla competizione elettorale", ha spiegato nel comunicato il presidente della Rai, il che significa che in campagna elettorale non vale la regola dei "tre terzi" (un terzo del tempo al governo, un terzo alla maggioranza, un terzo all'opposizione).
Invece, ha detto Petruccioli, "sembra riemergere il cosiddetto criterio dei 'tre terzi', dopo che, nelle settimane precedenti... sembrava affermarsi una tendenza ad avvicinarsi al criterio del fifty-fifty. Prima di questo rilevamento, infatti, l'Unione si collocava al di sopra del 40%".
Analizzando i dati delle singole presenze "in voce" (cioè direttamente) di esponenti politici di maggioranza e opposizione il quadro si modifica almeno in parte. Il 53,3% delle presenze va alla Casa delle Libertà, il 41,6% all'Unione.
In dettaglio, La Cdl è più presente sul Tg2 (60,1%), l'Unione sul Tg3 (47,3%).
Nel prime time la Cdl è al 51,8%, l'Unione al 44%. Il Tg2 dà al centrodestra il 55,9% del tempo, mentre al centrosinistra va il 49,3% delle presenze sul Tg3 (in questo caso la Cdl è sotto, al 45,8%).
Per quanto riguarda infine le presenze dei due leader degli schieramenti, per Petruccioli "la disparità di trattamento risulta in modo diretto e inaccettabile".
Silvio Berlusconi registra il 22,6% del tempo tra citazioni e presenze, Romano Prodi il 12,9%. Ad attribuire maggior tempo al premier è il Tg3, con il 23,6%, mentre il Tg2 è quello che concede meno spazio a Prodi, l'11,8%.