I dati 2005 di Anlaids confermano la tendenza degli ultimi anni
Più malati in Puglia e Umbria, a Brescia l'incidenza più alta
Aids, calano i casi in Italia
"Ma il virus fa ancora paura"
Sempre più frequente la trasmissione sessuale del virus
Il test per l'Hiv
ROMA - Calano i casi di Aids in Italia: i dati del 2005 diffusi oggi dall'associazione Anlaids confermano la tendenza degli ultimi anni. Secondo l'ultimo rapporto del Centro operativo Aids dell'Istituto superiore di sanità, i nuovi sieropositivi sono stati 1.141, contro i 1.573 del 2004. Un risultato incoraggiante, che però non deve fungere da pretesto per abbassare la guardia: l'Aids fa ancora paura.
La diminuzione non è omogenea in tutta la penisola: se in Molise e Sardegna la situazione resta stazionaria, si registra un aumento dei sieropositivi in Puglia e Umbria. Le regioni più colpite rimangono comunque quelle del Nord, Lombardia in testa: a Brescia si segnala l'incidenza più alta della malattia, 10 casi su centomila abitanti. Seguono Emilia Romagna e Liguria, mentre Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Basilicata e Trentino Alto Adige occupano gli ultimi posti della classifica.
Nalla maggior parte dei nuovi casi di Hiv, il virus è stato contratto per trasmissione sessuale: quella eterosessuale rappresenta la modalità di trasmissione più frequente nell'ultimo anno. E, a uno sguardo più ampio, dal 1982 ad oggi la maggioranza dei casi è da attribuirsi ai rapporti sessuali non protetti, sia etero che omosessuali, piuttosto che alle pratiche associate all'uso di sostanze stupefacenti per via endovenosa. Segno, questo, che la percezione del rischio si è abbassata, e che il successo delle terapie farmacologiche viene spesso confuso con la definitiva sconfitta della malattia.
Nel 2005 si contano anche tre casi pediatrici di Aids, uno in Lombardia e due nel Lazio, anche questi in calo. Sempre più spesso, poi, il virus viene diagnosticato in età adulta, in media a 41 anni per gli uomini e 38 per le donne.
I segnali positivi, quindi, ci sono, ma l'ottimismo non deve far perdere il senso della realtà. La malattia non è ancora sconfitta e il vaccino non è così prossimo come si tende a credere. E il calo così repentino che negli ultimi anni aveva fatto ben sperare sembra ormai stabilizzarsi. "Bisogna continuare a combattere aumentando l'attività di informazione e sostenendo la ricerca", spiega Fernando Aiuti, presidente dell'Anlaids, che anche quest'anno promuove la Campagna Bonsai, per finanziare la ricerca. Da venerdì alla domenica di Pasqua in tutte le piazze italiane saranno in vendita i bonsai dell'Anlaids: il ricavato andrà a sovvenzionare gli scienziati con borse di studio e dottorati, ma anche campagne di educazione e Case alloggio.
(12 aprile 2006)