Manifestazioni in tutta Italia per ricordare la tragedia nucleare del 26 aprile 1986
Nella forza delle immagini la drammaticità di un incubo non ancora svanito
Mostre, conferenze e spettacoli
gli ambientalisti ricordano Cernobyl
Convegno di Wwf, Legambiente e Greenpeace per fare il punto su atomo e rinnovabili
Controlli sulla radioattività a Cernobyl/Foto Legambiente
ROMA - Alla scadenza mancano ancora due settimane (la ricorrenza esatta è il 26 aprile), ma le iniziative organizzate dalle associazioni ambientaliste italiane per celebrare il ventennale della tragedia di Cernobyl sono già in pieno svolgimento. In attesa dell'evento clou, la conferenza internazionale del prossimo 19 aprile organizzata a Roma in collaborazione tra Legambiente, Wwf e Greenpeace per fare il punto sulla situazione della centrale nucleare ucraina a 20 anni dall'esplosione, l'agenda degli appuntamenti in corso nelle città di mezza Italia è molto fitta.
Legambiente per l'occasione ha dato alle stampe in insieme alla casa editrice Infinito il volume "Ti ricordi Cernobyl?", un libro sulla storia e le conseguenze dell'incidente nucleare costato la vita nel corso degli anni a circa 25 mila persone. Contemporaneamente, l'associazione del cigno verde ha realizzato anche due libri fotografici e una mostra che sta facendo il giro della Penisola intitolata "Dal nucleare alle rinnovabili". Una raccolta di immagini che testimonia, tra l'altro, il dramma delle popolazioni colpite dal fall-out nucleare.
A queste iniziative si aggiunge poi la produzione dello spettacolo teatrale "Reportage Cernobyl" di Roberta Biagiarelli, in tournée in questi giorni nei teatri italiani e una manifestazione il 26 aprile davanti la centrale dell'ex Unione Sovietica.
Punta sulla forza dell'immagini per ricordare la tragedia di Cernobyl anche Greenpeace che per un mese esporrà all'Auditorium Parco della Musica di Roma gli scatti del fotografo olandese Robert Knoth. Si tratta delle foto che illustrano quattro reportage realizzati in collaborazione con la giornalista Antoinette de Jong in altrettante aree colpite da incidenti e contaminazioni nucleari dell'ex Unione Sovietica.
Lo sforzo della mostra, che sarà visitabile sino al 14 maggio (info sul sito di Greenpeace), vuole valere anche come monito nel dibattito, tornato d'attualità negli ultimi mesi, circa la possibilità di puntare sul nucleare quale principale fonte energetica alternativa al petrolio.
(13 aprile 2006)