...che la voleva mangiare
WASHINGTON - Jamie aveva 10 anni, viveva in Oklahoma, ed era scomparsa mercoledì scorso. Il suo corpicino martoriato è stato trovato nell'armadio di un vicino ventiseienne, poco prima che finisse tra le mandibole del suo assassino. Kevin Ray Underwood, un personaggio definito "tranquillo" dai pochi che lo conoscevano, celava sotto il suo aspetto mite una mente efferata. Il piano del giovane era a dir poco atroce: nella sua casa gli agenti hanno ritrovato una sega, del nastro adesivo, accessori per barbecue, un martello che sarebbe servito al cannibale per ammorbidire il corpo della piccola vittima e una macchina per farla a pezzi.
Ma l'antropofagia non era l'unico scopo dell'uccisione. La dinamica dell'omicidio ha svelato particolari raccapriccianti: dopo averla sequestrata e introdotta nel appartamento, Underwood ha ucciso la bambina colpendola prima alla testa con una tavoletta di legno, e quindi soffocandola con del nastro adesivo stretto davanti alla bocca. Il piccolo cadavere è stato poi spogliato e violentato. Il corpo è stato trovato in una vaschetta di plastica, dentro un armadio, con un asciugamano per assorbire il sangue. Sul collo della vittima delle ferite inflitte con una sega.
L'assassino è stato fermato dalla polizia dopo che un agente si era insospettito per il suo comportamento: l'uomo infatti amava appostarsi per ore fuori dal suo edificio per osservare i bambini giocare. Jamie aveva i capelli rossi, una Barbie del cuore, e una passione per i libri che la portava spesso nella biblioteca locale. "In 34 anni di carriera non avevo mai visto un delitto così atroce", ha affermato il procuratore distrettuale Tim Kuykendall che dichiarato di voler chiedere la pena di morte.
Dal Corriere