Falsi indirizzi
Affinché una persona non possa sostituirsi ad un’altra, prendendone l’identità, è stata istituita appunto la carta d’identità. Ci sono gli elementi base per identificare una persona, dimodochè uno non possa dire di essere un altro. E quindi, oltre a colore capelli ecc, c’è anche l’indirizzo, per cui se volessi cercarti in via piola al 15 dovresti essere là (i falsi indirizzi sono facilmente smascherabili).
Oggi però c’è un modo semplicissimo di dire ho i capelli rossi quando in realtà sei calvo: e-mail.
(ma perché per la @ bisogna schiacciare due tasti quando altri completamente inutili tipo ù ne hanno bisogno di uno solo?). L’operazione è semplicissima: basta dare i propri dati fasulli per fare un account e in cambio ti danno un indirizzo e.mail falso con il quale puoi fare tutte le truffe e gli inganni che vuoi. Non c’è nessun controllo, a parte l’inserimento del codice fiscale facilmente aggirabile con i programmi che lo generano automaticamente.
Visto che l’indirizzo e.mail ormai diventa sempre più importante, non sarebbe ora di fare in modo che sia veritiero almeno quanto è veritiera la carta d’identità?
I sistemi ci sono, si potrebbe addirittura mettere l’indirizzo e.mail sulla carta d’identità, il più delle volte l’impiegato comunale si accorge che sei calvo e non hai i capelli rossi.
Oppure per esempio un codice da recapitare all’indirizzo che hai dichiarato e che il corriere ti consegna dietro presentazione di carta d’identità.