Ho sempre seguito il primo maggio in tv, come amante della Musica.
Cercherò quanto più di evitare il coinvolgimento politico nel descrivere ciò che penso di questo stramaledetto concerto.
Me la prendo con i cantanti (alcuni dei quali apprezzo), con i presentatori e soprattutto con il pubblico.
Pubblico : spettatore e allo stesso tempo ispiratore all'istigazione di messaggi preconfezionati.
Lavoro,Costitutizione,Morti di Guerra,Pace,Fratellanza,BerlusconiMerda e così via.
Hanno messo su un tale oceano di luoghi comuni che è stato possibile metterne da parte per i momenti di crisi creativa.
Rock Fascista e Rock di Protesta.
Sono entrambi estremi e come si sa, gli estremi si toccano.
Ma cari presentatori/cantanti/pubblico, siete capaci di avere idee proprie ?
E soprattutto di sganciarvi da idee così comuni quanto banali ?
Questo vi fa sentire meglio ?
E soprattutto tu, pubblico giovane, questa giornata ti farà dimenticare il precariato che tuo padre ha voluto x evitarti il futuro (ha fatto bene tuo padre, sapeva come stavi crescendo...quindi ha voluto mettere da parte il vecchio adagio post-moderno che diceva "Lo scopo della mia generazione è fare in modo che la prossima sia migliore")
E tu cantante ?
Ancora ad intonare Bella Ciao ?
Non ti sei accorto che quel fiore ha lasciato posto ad un'antennina wireless/umts x far scaricare la suoneria del tuo ultimo singolo ?
I presentatori si adattano,
non dico il Pelato che oramai è una garanzia.
Ma quel giovane che non riesce proprio a convincermi.
Circa 30 anni fa, qualcuno voleva erigere un muro permamente tra pubblico e cantanti.
Poi quel qualcuno decise di abbatterlo.
Peccato che cadde dalla parte sbagliata.