Lo apro qui perchè di là oggi si dovrebbe chiudere.
Da quando la CdL ha perso le elezioni questo "metà degli italiani" è dappertutto, tra un po' diventa anche una discriminante negli ingredienti per l'insalata...
"Ci posso mettere il limone?"
"Mah, faccia lei, tenga conto che metà degli italiani non lo gradisce, l'altra sì"
e così via.
In soldoni, c'è un parte politica che continua a sostenere che avendo ricevuto i voti di metà degli italiani, la parte vincente non sarebbe legittimata a governare, o, visto che comunque governerà, non può non tener conto dell'altra metà degli italiani.
Ora, a parte che in qualsiasi sistema elettorale, chi ha raggiunto la maggioranza in base alle regole del sistema governa, e chi ha perso sta all'opposizione, il che è lapalissiano, vediamo di confutare il tormentone che, abilmente agitato, potrebbe far credere agli italiani di non essere nemmeno governati.
Da quando è stato istituito il sistema maggioritario (1993) e da quando ciò ha avuto come conseguenza la creazione di un bipolarismo nel paese (csx e cdx), chi ha vinto le elezioni politiche del 1994, 1996, 2001 e 2005 ha vinto sempre PER UN NUMERO DI VOTI poco superiore alla metà degli italiani. E' un fatto. Anche vincere col 52% significa che il 48%, ovvero l'altra metà degli italiani, non era d'accordo. E non si dirà che il 52% può dirsi una larga maggioranza, tale da poter tranquillamente dimenticare l'altra "metà degli italiani".
C'è sempre stata, dal 1994, una metà o poco più degli italiani vincente (sto sempre parlando di numero di voti, non di seggi assegnati, visto che questi ultimi dipendono dal sistema elettorale) e una metà o poco meno perdente. E' un fatto. Ed è un fatto che comunque sia andata c'è stato comunque un parlamento che ha legiferato e un governo che ha governato, entrambi bene o male, ma questo è un altro discorso.
Quindi questo uso smodato dell'altra metà degli italiani è un'idiozia mediatica.
E' ora di basta.