Originariamente inviato da wsim
Il tag non ce lo metto sennò mi immagino cosa capita al titolo
A parte le facezie, parliamone qua, visto che a quanto pare l'ipocrisia sul tema viaggia a 1000...
Porto due casi concreti.
Uno è Paolo Villaggio, ai funerali di Ugo Tognazzi.
Visto lo sconforto generale, Villaggio propone ai presenti, prima di sotterrare la bara, di cantare tutti assieme "Ma come porti i capelli bella bionda" , convinto che a Ugo il gesto sarebbe piaciuto...
Ilarità generale, Marco Ferreri (il regista) si associa subito alla proposta. Interviene il prete, scandalizzato "ma non si può, è un funerale!"
Villaggio (al prete): "ma stia zitto lei, che se non c'era Dante a spiegarvi le cose a quest'ora non avreste saputo cosa raccontarci"
Altra risata generale...
(personale) Al funerale del padre di un vecchio amico, pochi giorni dopo il funerale di papa Wojtila...
Ci si saluta tra vecchi amici, qualcuno che non si vede da anni, e tutti andiamo a salutare l'amico in lutto. Dopo esserci rivisti e salutati tra noi (e quindi l'atmosfera si era rallegrata), mentre salutiamo l'altro, uno di noi apre bocca con un mezzo sorriso (uno che il padre l'aveva perso due anni prima): "beh, ragazzi, visto che è morto Wojtila mi veniva spontaneo dire che ormai ci si vede ogni morte di papa, ma qua mi sa invece che ci rivediamo ogni morte di papà"
La battuta è tragicomica e di un humor proprio nero-nero, ma ridiamo tutti e scappa pure un "mavaff..." all'indirizzo del battutista...
Superfluo aggiungere che dopo il funerale ce ne siamo andati al bar tutti assieme, compreso l'amico in lutto...