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  1. #1

    smettere di mangiarsi le unghie

    dopo una vita di "onorata" carriera da mangiaunghie, sono giunto alla conclusione che così non va bene affatto.

    a parte che le mani fanno schifo, a parte che se mi cade una moneta in terra e non c'è una fuga delle piastrelle non la raccolgo più, a parte cheda piccolo mi sono svasato le narici per scaccolarmi ( ), ma come si fa a smettere?!

    smalti smaltini e quant'altro me fanno un baffo, e poi tante volte le rompo con il tagliaunghie giusto per romperle... mi sono addirittura avvolto tutte le dita con il nastro adesivo per non toccarle ma duro poco ...... qualcuno di voi ha affrontato una situazione simile!?

  2. #2
    Prova con quelle dei piedi o quelle di qualcun altro, almeno le tue mani rimarranno a posto
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  3. #3
    Originariamente inviato da taddeus
    Prova con quelle dei piedi o quelle di qualcun altro, almeno le tue mani rimarranno a posto
    la mia ragazza non mi lascia...

    quelle dei piedi, a parte le difficoltà logistiche, non mi attirano per nulla..

    AIUTO

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    ho risolto il problema a 11-12 anni, quando in tivvì hanno fatto vedere un servizio su chi teneva sto vizio..
    facevo schifo come a loro, mi vergognavo di mostrare le dita

    ora ho delle unghie fescion..
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  5. #5
    Originariamente inviato da Angioletto
    ...

    ora ho delle unghie fescion..
    'na tigrona
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    Originariamente inviato da taddeus
    'na tigrona


    ti graffffiooooooooooh
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  7. #7
    Comunque, anche io ero soggetto a questa abitudine e, talvolta, ancor oggi mi capita nei momenti di tensione nervosa.
    Scaricare la tensione in altri modi credo sia la sola soluzione.
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  8. #8
    Originariamente inviato da taddeus

    Scaricare la tensione in altri modi credo sia la sola soluzione.
    un pacchetto di pan di stelle
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    Originariamente inviato da taddeus
    Comunque, anche io ero soggetto a questa abitudine e, talvolta, ancor oggi mi capita nei momenti di tensione nervosa.
    Scaricare la tensione in altri modi credo sia la sola soluzione.
    uhm, ora che Berlusca è all'opposizione, forse ha risolto proprio il problema del nervosismo..
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  10. #10
    Ce l'ho fatta solo per pochi brevi momenti, in vita mia.
    Dietro l'angolo si acquattava paziente il problema, saltandomi addosso quando meno me lo aspettassi.

    Non so, in questo momento vivo un'ennesima ricaduta (anche se le mie unghie sono intatte: io mordicchio le pellicine intorno); ma ho potuto notare - cosa ovvia - che nei periodi di stress faccio più fatica a controllarmi.

    Ergo, se avessi la soluzione a questo problema, avrei risolto metà dei mali del mondo...
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

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