esponenti della destra mettono i libri al rogo
Che simpatica iniziativa quella messa in atto oggi [ieri, n.d.m.] a Ceccano, nel frusinate, da due esponenti locali della Casa delle Libertà. Stefano Gizzi di Alleanza Nazionale e Massimo Ruspantini della Democrazia Cristiana - al grido "Gesù Cristo nostra unica Via, Verità e Vita" - hanno dato fuoco in pubblica piazza ad alcune copie del libro "Il codice da vinci", giudicato blasfemo (pardon, "due volte blasfemo") dai due novelli piromani. Per la serie: bentornati nel Medioevo (per non scomodare i nazisti, che com'è noto amavano parecchio l'odore della carta bruciata).
Un vero peccato che lo spettacolo bradburiano non sia per nulla piaciuto a un gruppo di sostenitori di Dan Brown, che altrettanto intelligentemente hanno reagito lanciando alcune decine di pomodori sul pompiere Montag e sul suo socio.
Una scena imperdibile, insomma, da una parte le fiamme della nuova inquisizione, dall'altra i lanciatori di ortaggi.
Un capolavoro. Anzi, un capo-pomodoro. E poi la chiamano "Repubblica delle banane".
da centomovimenti.com
giustamente l'Unità dice "il contesto è più da operetta che da dramma"