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Discussione: Ritorno al passato

  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di King TB
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    Ritorno al passato

    Tra gli eventi più rilevanti del 1995 nel mondo della dance và sicuramente sottolineata l’invasione della happy hardcore nella charts mondiali, già anticipata sulla fine del 1994 da artisti come Scooter, Marusha e Mark Oh ( Marko Albrecht ) e caratterizzata da un elevato valore di bpm ( tra i 150 e i 160 ) e da una linea melodica molto marcata ( spesso ripresa da vecchie canzoni ); già nell’anno precedente si era assistito alla scissione definitiva fra Happy Hardcore e Jungle ( sebbene quest’ultima non abbia mai realmente preso piede in Italia ), entrambe nate dal ritmo veloce e breakbeat della Hardcore. Autentici mattori del genere sono i produttori tedeschi, imitati ben presto dagli altri del resto d’Europa: continuano infatti il loro sfolgorante successo gli Scooter con “Move Your Ass” ( nella top 10 in Italia ), “Friends” ed “Endless Summer” ( quest’ultima anche con l’efficace remix dei Datura ); Captain Hollywood ritorna ai grandi fasti di “More & More” aumentando progressivamente il ritmo dei suoi brani, da “Flying High” ( nella top 20 in Italia ) a “Find Another Way” ( entrambi grandi successi europei ); Mark Oh bissa il successo della precedente “Love song” con “Tears Don’t Lie” ( che riprende la linea melodica di un vecchio pezzi dell’italiano Dario Baldan Bembo portandola ai vertici delle charts del vecchio continente ); i Jam&Spoon arrivano ai 160 bpm con la melodia aperta di “Angel” e la sempre presente voce vellutata di Plavka ( il riff “Ladadi o-heyo” sarà uno dei tormentoni dell’estate, arrivando fino alla n.2 dei singoli in Italia e fra i 20 singoli più venduti dell’anno ), oltre a riprendere con successo un pezzo del 1983 degli Yello, “You Gotta Say Yes to Another Excess”; tornano al successo avvicinandosi al mondo rave anche gli Interactive con “Forever Young” ( vecchio pezzo degli Alphaville ) e con “Living Without your love” ( assemblando “Alive&Kicking” dei Simple Minds con “Orgasmico di Ramirez ); stessa sorte per gli U96 ( “Club Bizarre” e “Movin’”, con la voce potente di Carol Bailey ) e per i 2 Brothers on the 4th Floor ( che salgono esponenzialmente di bpm di singolo in singolo, da “Fly - Through the Starry Night” a “Come Take My Hand” ). Fra le nuove leve più interessanti annoveriamo il Dj Paul Roger Elstak ( in arte più semplicemente “Dj Paul” ), che riprende con “Luv u more” un pezzo del 1993 dei Sunscreem ( già n.1 nella USA Billboard Club Chart ), impreziosito anche da un energico remix firmato da Molella; Florian Preis e Michael Gerlach che, sotto lo pseudonimo di Sunbeam, sfornano “Outside World”, un classico a metà strada fra trance e hardcore, supportato da una melodia quasi sinfonica, e che conquista la vetta delle charts di mezza Europa ( commercialmente di rango inferiore si riveleraranno i successivi “Love Is Paradise” e “Arms Of Heaven” - 1996 ); i Dune ( Bernd Burhoff e Jens Oettrich ) piazzano due dancefloor killers come “Hardcore Vibes” ( che verrà ripresa nel 2002 dai Ravers On Dope ) e “Are U Ready To Fly” ( che sfruttava il ritornello del successo del 1992 di Rozalla ); i Das Modul riprendono invece un vecchio pezzo della band tedesca Paso Dople, “Computerliebe”, arrivando fino alla n.3 dei singoli nella natia Germania e tagliando il più che ragguardevole risultato di 440 mila copie vendute; stessa idea l’ha avuta la giovane Jasmin Wagner, in arte Blumchen ( Blossom per le releases inglesi ), che recupera dai Paso Doble “Herz an Herz” ( “Heart to Heart” ) e ottenendo con questa cover happy-harcore la n.4 in Germania ( oltre a vincere per due anni l’award come “artista donna tedesca di maggior successo, grazie ad altri successi come “Boomerang” - 1996 - e “Heut ist mein Tag” - 2000 ); infine, fra i classici ad alta velocità dell’anno và assolutamente citata “Lost in Love” dei Legend B ( Pete Blaze e Jens Ahrens ), in pista anche con lo speudonimo di Cenith X ( “Feel” ). L’alta velocità contagia anche i produttori spagnoli: lo dimostrano successi europei come Scorpia ( Francisco Martinez ) con “La Central del Sonido” ( che contiene la traccia di maggior successo, “Hypnose” ) e Kike Boy & Demolition ( Enrique Pascual Mejia Lopez ) con “Basic” ( conosciuto in ogni discoteca come “disco-molla” ) ed “Enter” ( “Basic 2” ).

    Anche L’italia si allinea presto alle nuove ritmiche: i Club House, uno dei gruppi di punta della Media Records di Gianfranco Bortolotti, e che fino ad ora avevano piazzato successi all’estero ( “Deep in my Heart” arrivò nel 1991 alla n.1 della Billboard Club Chart in America, i successivi “Take Your Time”, “Light My Fire” - 1993 - e “Living in the Sunshine”, con l’aggiunta della potente voce di Carl Fanini dagli East Side Beat, conquistarono il Regno Unito ), spopolano finalmente anche nel Belpaese con “Nowhere Land” ( nella top 10 dei singoli ) e una melodia presa dal film “La Storia Infinita” ( la successiva “All By Myself”, cover di Celine Dion, fà da lancio al loro album ); ritmo sostenuto anche per i ritorni dei Datura con “Angeli Domini” ( n.5 in Italia e n.2 in Spagna ) e sopratutto con “Infinity” ( n.2 in chart ) in coppia con gli Usura ( che piazzano in top 5 anche la loro “Spaceman” ), i Bliss Team con “U Make me Cry” ( top 20 dei singoli ) e “Hold on to Love”, Taleesa ( “Let Me Be”, top 10 nei singoli ), Molella ( prima con “Originale Radicale Musicale” e poi con “XS” con la voce di Gala, che esploderà successivamente anche all’estero con le sue produzioni ), Prezioso ( “Anybody Anyway” - top 10 in Italia - e la tiratissima “Don’t Stop” ), Z100 ( cioè Filippo Carmeni, alias “Phil Jay”, che con “Arrivarriva” e “E Non Finisce Qui” - quest’ultima con il famoso sample da “Jesus Christ Superstar”, torno alla ribalta dopo i precedenti successi con “Testa Don’t Stop”, “Gengennarugenge” - 1993 - e “Sopportare” - 1994 ), Dj Cerla e Moratto con la melodica “Wonder” ( n.4 in chart ) - che riprende il disco del 1994 di Charly Lownoise & Mental Theo, “Wonderful Days” ( che a sua volta sfruttava il samle di “Help get me some help” di Tony Ronald del 1991 ), i Da Blitz con “Movin’on” e “Take Me Back” ( entrambi n.4 nei singoli ); anche Digital Boy, dopo il grande successo ottenuto alla fine del 1994 con “The Mountain of King”, produce dischi a velocità sostenuta come Asia ( già sua vocalist ) con “Happy To Be”, Ronny Money ( alia Ronnie Lee ) con “Don’t You Know” ( con la voce di Jeffrey Jey dei Bliss Team e in futuro degli Eiffel 65 ) e Tiny Tot con “Discoland” ( fra i dischi più canticchiati fino alla primavera del 1996 e prossimo alla Gabber ). Torna al grande successo in suolo italico con un pezzo a 150 bpm anche Double You con “Dancing With an Angel” ( la voce è di Sandy Chambers, la stessa di “Bad Boy” ), fra i pezzi più ballati dell’estate, n.2 nei singoli e fra i 20 più venduti del 1995 ( top 10 in chart anche per la più tranquilla “Because i’m Loving You” che raggiunge la n.3 anche in Spagna ); altri successi dal ritmo serrato sono Indiana con la romantica “All i Need is Love” ( prodotta da Dino Lenny ), Exit Way con “Welcome to the Future”, Pacific People con “Only Pip” ( che riprende il classico dei Platters “Only You” ) e sopratutto Rexanthony con “Capturing Matrix” e successivamente con “Polaris Dream”: Antonio Bartoccetti riesce a fondere ritmi forsennati ed elettronici con melodie che anticipano la Dream ( che esploderà nel 1996 grazie al fenomeno “Children” di Robert Miles ).

    La house nel frattempo non stà certo in disparte, anzi, riesce a far breccia nelle pop charts come forse non ha mai fatto finora, piazzando in quest’anno alcuni importanti successi internazionali: fra tutti spicca “Missing” dei britannici Everything But The Girl, cioè Tracey Thorn e Ben Watt, che fino a questo momento avevano intrapreso un genere decisamente jazz-pop; ora, grazie a un azzecatissimo remix ad opera del dj americano e rodatissimo remixer Todd Terry, si ritrovano in vetta alle chart mondiali ( n.3 in Inghilterra e fra i 10 dischi più venduti dell’anno, undicesimo in Australia, n.2 in Francia, n.3 in Svezia, n.1 in Italia e terzo singolo più venduto dell’anno, n.2 negli Usa con quasi un anno di permanenza in chart ) e la canzone è considerata uno dei pezzi house più importanti di sempre; altri remix di grande successo sono “Space Cowyboy” di Jamiroquai ad opera di David Morales ( nativo di Brooklyn ha remixato nella sua carriera importanti pezzi di Gabrielle, Spice girls, Jennifer Paige, Jaydee, Whitney Houston, Mariah Carey ): il pezzo raggiungerà la n.1 nella Billboard Club Chart in USA e la n.3 in Italia, dando al brano originale una veste nuova e più accattivante; a mettere le mani su “2 Can Play That Gam” del rapper americano Bobby Brown ( marito di Whitney Houston ) sarà invece K-Klass ( uno dei più onnipresenti team di remixers inglesi - di cui fanno parte Andy Williams e Carl Thomas ) e piazzandolo fra i trenta dischi più venduti in Inghilterra di tutto il 1995 e la quarta posizione nel nostro paese; altro mattore dell’anno è “Your Loving Arms” interpretato dalla cantante tedesca Billie Ray Martin ( ex Electribe 101 e che già aveva collaborato coi nostrani Datura in pezzi come “Devotion” e “Passion” - nel 1996 aggiungerà anche “Mystic Motion” al suo carnet ): grazie anche ai remix ad opera del capace dj newyorkese Junior Vasquez ( in realtà Donald Matter ) la graffiante voce di Billie conquista la n.1 in Italia ( piazzandosi fra i top 20 dell’anno ), la n.1 nella USA Billboard Club Chart e facendo ballare l’intera europa sotto le note di questa romantica canzone; ad efficaci versioni house si affidano anche Ziggy Marley ( figlio maggiore del leggendario Bob ) e i suoi Melody Makers, rendendo la loro “Power to Move Ya” una hit ( n.3 nel nostro paese ); tra i più grandi classici house si può a giusto titolo annoverare “Hideaway” di De’Lacy ( Delacy Davis ) e l’ottima versione ad opera dei Deep Dish ( Sharam Tayebi e Ali Shirazinia, djs e remixers originari dell’Iran e stabilitisi a Washington, vincitori anche di un Grammy Award ) dal groove irresistibile, e che porta il brano alla n.1 in Italia ( quarto singolo più venduto dell’anno ) e in top 10 in Uk; un altro successo dal sapore decisamente anni ‘70 è “The Bomb - These Sounds Fall Into My Mind” dei Bucketheads, sotto il cui pseudonimo si cela il dj americano Kenny Gonzales ( spesso all’opera con “Little” Louie Vega come “Masters at Work” ): il pezzo sfrutta un sample di un vecchio pezzo dei Chicago, “Street Player”, e si guadagna presto la n.1 nella Club Chart di Billboard, la top 20 nella charts italiane e svizzere, oltre a risultare fra i 50 singoli più venduti in Inghilterra dell’anno; anche un altro dj americano, Dj Spen ( Sean Spencer ), sotto lo pseudonimo di Ruffneck sforna una hit con “Everybody Be Somebody” ( n.1 nella Billboard Club, n.3 in Italia e raggiungendo la ragguardevole cifra di 200 mila copie ) con la voce di Yavahn ( Joanne Thomas, una delle companenti di Yomanda e morta di cancro nel 2003 ); altro successo nelle charts di mezzo mondo è ad opera di Josh Wink ( Joshua Winkleman, da Philadelphia ) che con lo pseudonimo di Winx crea “Don’t Laugh”, il “disco-risata”, ossessivo e originale ( oltre a piazzare nello stesso anno un altro hit da club, “higher state of consciousness” ); anche gli inglesi ottengono buoni risultati: “Sex On The Streets” di Pizzaman irrompe alla n.2 dei singoli in Gran Bretagna, grazie a John Reid ( creatore anche della hit “Push the Feeling on” di Nightcrawlers del 1993 ) e a Norman Cook ( aka Fatboy Slim, ossia Quentin Cook, che già aveva assaporato i vertici delle charts nel 1990 con “Dub Be Good To Me” di Beats International e che quest’anno azzecca anche “Magic Carpet Ride” e la traccia “Son of Wilmot” con un nuovo nome, Mighty Dub Katz ); ottimo riscontro anche per “U Sure Do” di Strike ( Andy Gardner e Matt Cantor, con la voce di Victoria Newton ), che raggiunge la n.4 dei singoli in Inghilterra grazie a un sound anni ‘70 ( fra le maggiori tendenze dell’anno ); bene anche “I Luv U Baby” per The Original ( aka Dj Pippi, cioè Giuseppe Nuzzo, dj originario dell’Italia, che tornernà in classifica nel 1998 con “On the Top of the World” di Diva Surprise ) e per “Pump Up the Volume” dei Greed ( ossia Michael Gray e John Pearn, i futuri Full Intention ), quasi un remake dell’omonimo classico dei M/A/R/S/S, con in più il rap di Ricardo Da Force ( già rapper dei KLF e ora impegnato anche con gli N-Trance ); da segnalare anche il dj tedesco Mike van der Viven che come Celvin Rotane ottiene grandi riscontri in Europa con “I Believe” e “Push Me To The Limit” e l’inglese Eamon Downes, che come Liquid produce pezzi pregevoli come “One Love Family” e “Closer”.

    (continua)
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  2. #2
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    Tra i maggiori successi commerciali dell’anno vi sono senza dubbio gli inglesi N-Trance ( Kevin O’Toole e Dale Longworth ): la loro splendida “Set U Free”, uscita già due anni prima, viene ripubblicata nel 1995 raggiungendo la n.2 in UK e ottenendo la top 20 dell’anno con 600 mila copie, vantandosi inoltre di essere una delle canzoni con più remix di sempre ( dalla jungle al pop ); la loro popolarità cresce a dismisura con la pubblicazione del singolo successivo, “Stayin’Alive”, rifacimento del classico pezzo dei Bee Gees ( col rap di Ricardo Da Force ), conquistando di nuovo la n.2 nel Regno Unito, la n.1 in Australia ( quinto singolo dell’anno ), in Canada e in Sud Africa e la n.2 nel nostro paese ( top 20 dell’anno ), diventando così il singolo inglese più venduto dell’anno nel mondo dopo “Kiss From a Rose” di Seal; in totale gli N-Trance raggiungono la n.1 in 15 paesi vendendo più di 10 milioni di dischi, portandoli così nell’Olimpo degli artisti dance, anche grazie alla loro versatilità. Un altro tormentone è “Boombastic” del jamaicano ( ma cresciuto a Brooklyn ) Shaggy ( Orville Richard Burrell, già diventato famoso con la canzone “Oh Carolina” scritta durante la guerra nel Golfo quando era fra le milizie americane ); il brano, trainato anche da un noto spot, diventa il singolo più venduto in Italia dell’intero anno e praticamente in tutte le altre charts del globo ( n.1 anche in Inghilterra ); i remix gli consentono di sfondare senza problemi anche nelle discoteche. Altro successo mondiale è “Cotton Eye Joe” degli svedesi Rednex: 3 settimane al comando della classifica inglese, fra i 50 dischi dell’anno in Australia, n.1 in Svezia, disco di maggior successo dell’intero anno in Germania; buoni riscontri otterrà anche il successivo “Old Pop in an Oak”, consolidando la formula di country-dance inaugurata col primo pezzo. Probabilmente tutto pensava tranne che di conquistare le classifiche del mondo intero il sessantenne californiano John Larkin, un tempo sofferente di balbuzie, ma il singolo omonimo del suo pseudonimo, “Scatman John”, e il successivo, “Scatman’s World” ( che ironizzano proprio sul suo passato problema ), ottengono risultati stratosferici ( fra i 30 dischi dell’anno in Inghilterra, quarto dell’anno in Svizzera, n.2 in Italia e top 10 dell’anno ); l’album vende 2 milioni e mezzo di copie nel mondo e in totale il buon John incassa 14 dischi d’oro 18 di platino; morirà di cancro nel 1999. Tornano con successo anche i La Bouche con “Be My Lover”, che, oltre a riconfermarli in Europa e oltre ( fra i 30 singoli più venduti in Australia nel 1996, il quinto disco dell’anno in Svizzera e in Italia - dove raggiunge la posizione n.2 ), li porta in vetta anche alle charts americane ( n.1 nella USA Billboard Club Chart e n.6 in quella dei singoli ), a differenza del precedente “Sweet Dreams”. Non si possono lamentare neanche gli Outhere Brothers che con la nuova “Boom Boom Boom” festeggiano 4 settimane consecutive in vetta ai singoli d’Oltremanica, la n.3 in Francia, la top 10 nel nostro paese e la top 20 dell’anno in Australia; non paghi, insieme a Molella, ritrovano la top 20 sia in Italia che nel Regno Unito con “If You Wanna Party”. Ottimi risultati anche per le sorelline tedesche Susanne e Pernille Geogi, in arte Me & My, che con la loro allegra “Dub I Dub” raggiungono la top 10 in Italia e conquistano l’intera Europa. Successone immediato per l’inglesina Nicki French, che con la vocer di Bonnie Tyler “Total Eclipse of The Heart” raggiunge la quinta posizione dei singoli in inghilterra ( fra i 50 dell’anno ), la n.1 in Austria, Giappone, Brasile, Israele, Spagna, Olanda e Canada, oltre a raggiungere la n.2 nel mercato americano ( e restando in classifica per 6 mesi ); inosservata in Italia. Si rifà vivo anche Haddaway, che con la sua “Fly Away” ( estratta dal nuovo album “The Drive” ) raggiunge la n.1 in Finlandia e la top 10 nel nostro paese. Tra gli altri successi di origine estera segnaliamo “Shut up ( And Sleep With Me )” per Sin With Sebastian ( Sebastian Roth, top 20 in Italia ), “I Wanna Be A Hippie” degli olandesi Technohead ( che raggiungono la vetta in patria ), “Knocking” dei Double Vision (Mac Lean Bryan ) si piazza alla n.1 in Austria e ottenendo grandi riscontri anche in Germania ( da noi passa praticamente inosservato ), “This is the Way” dello svedese Martin Eriksson, in arte E-Type, che spopola in Francia, Germania, in patria ( disco d’oro ) e persino nella Usa Billboard Club Chart.

    In Italia spopolano per tutta l’estate i Ti.Pi.Cal con l’efficace “The Colour Inside”, n.1 in classifica per 12 settimane e singolo più venduto dell’intero anno ( dietro solo a “Boombastic” ); in vetta anche col precedente “Round and Round”, i produttori siciliani, grazie anche alla intensa voce del britannico Josh Colow, dimostrano così di essere una delle più importanti ( e longeve ) realtà dance del nostro paese. Grande successo anche per i Netzwerk, ossia Fulvio Perniola e Gianni Bini ( produttore che otterrà ulteriori riscontri, anche all’estero, con produzioni come Bini&Martini, Eclipse, House of Glass, Fathers of Sound ): prima con Passion, a cavallo fra il ‘94 e il ‘95 ( top 10 in classifica ) e poi con l’estiva Memories ( n.2 in Italia e fra i 20 dischi dell’anno ), la voce di Simone Jay fà cantare tutto lo stivale ( dal 1998 intraprenderà anche una fortunata carriera solista ). Anche Corona continua nel suo successo europeo, sia con “Baby Baby” ( n.1 da noi e fra i 10 dell’anno, n.2 in Spagna e Croazia ) che con “Try Me Out” e “I Don’t Wanna Be A Star” ( entrambi n.2 in chart ), quest’ultima impreziosita anche da un efficace remix dal sapore anni ‘70 ( n.1 in Spagna ). Anno ricco di soddisfazioni anche per Alex Party ( dopo i clamorosi risultati nel 1994 con “Don’T Give Me Your Life” e con “Dreamer”, a firma di Livin’Joy ): l’estiva “Wrap Me Up” arriva alla n.2 in Italia ( top 20 tra i più venduti dell’anno ), in top 20 Oltremanica e ottiene grandi riscontri anche in Australia; inoltre prosegue con la sua instancabile attività di remixer e produttore, con “Fever” di Carol Bailey, “Keep Warm” 1995 remix per Jinny ( che ottiene grande riscontro anche in Inghilterra ) e “Move Me Up” per X-Static nella top 10 in chart ( firma di Gianni Visnadi ). Tra i balli di gruppo, spopola quest’anno il latino “El Tiburon” ( “lo squalo” ), portato in classifica in Italia dai veneti Los Locos ( Roby Borillo e Paolo Franchetto ), prodotti da Pippo Landro ( lo stesso di Black Machine ); in Europa la canzone spopola grazie invece ai Proyecto Ono. Alexia ( la spezzina Alessia Aquilani ), dopo aver prestato la sua voce a progetti di successo come Ice Mc ( “Think About The Way”, “It’s A Rainy Day” ), Double You e Fourteen 14, conquista da sola ( col featuring di Double You ) la chart italiana con “Me And You” ( fra i 10 singoli più venduti dell’anno e riscontri anche in Spagna ); un trampolino di lancio per una futura carriera da solista ricca di successi e importanti riconoscimenti. Tra gli altri successi dell’anno: gli irriverenti 20 Fingers tornano prima con “Lick It” ( n.1 e fra i 20 dischi dell’anno in Italia ) e poi con “Mr Personality”, a firma solo della cantante Gillette ( top 10 ); i J.T.Company con l’energica “Feel It In the Air” ( top 10 ); la cover riuscita di “Zombie” dei Cranberries ad opera di A.D.A.M.Feat. Amy ( top 10 ); Fargetta con la romantica “Midnight” ( anche lui in top 10 in Italia ); i Cappella con “Tell Me The Way” ( per il mercato europeo invece “Don’t Be Proud” ); Whigfield continua il suo successo anche internazionale con “Another Day” ( n.2 in Canada ) e con “Think Of You” ( n.4 da noi ); Mauro Pilato e Max Monti, dopo il tormentone “Gam Gam”, tornano con “Clap Clap” e ottengono di nuovo la top 10; felice ritorno anche per i G.E.M. prodotti da Stefano Secchi e Claudio Donato, che ritrovano la top 20 con “Quiero Volar/I Wanna Fly” e conquistano la vetta della classifica spagnola; grande successo anche per Dana Dawson, cantante e attrice di Broadway ma di origine inglese, che con la trascinante “3 Is Family” ottiene la top 10 sia in Italia che in Inghilterra, grazie anche ad uno splendido remix ad opera dei Dancing Divas, che lo rende uno dei pezzi più ballati dell’anno nell’intera Europa. Ballatissimi anche Sweetbox Feat.Tempest ( “Booyah - Here We Go” - grazie anche a un azzeccattismo remix anni ‘70 ), Daydream con l’energica “Thinking About you” ( Luigi Peluzzo ), i General Base di Thomas Kukula con “I See You”, i 740 Boyz con “Shimmy Shake” ( Winston Rosa e Dose, prodotti dai 2 In A Room - che anche loro tornano con “Giddy Up” ) - fra l’altro in top 10 in Italia, Sons Of Ilsa ( l’austriaco Christopher Just ) con “I’m A Raver Baby” ( rifacimento in chiave techno di “I’m a Loser Baby” di Beck ), Drugga Dict Shout ( Max Moroldo ) con “The Dance Anthem”, B.A.R.Feat.Roxy con “Come Together”, Roc & Kato ( Juan Lemus e Ramon Checo ) con “Alright” ( grazie anche a un riuscito remix ad opera di Fargetta ), “I Wish You” di Lies in a Box ( un’altra produzione di Stefano Secchi ), “Everytime You Touch Me” del dj e produttore inglese Moby ( Richard Melville Hall ), già in pista precendemente con la straripante “Go” ( 1991 ), “Next is the E” ( 1993 ) E “Feeling So Real” ( 1994 ), e che esploderà nel 1999 col multimillionario album “Play”. Da citare anche il ritorno in chiave pop-dance dei Simply Red di Mick Hucknall con "Fairground" ( con una base che sfrutta le sonorità della batucada ) e che raggiunge la n.3 in italia e la n.1 in Inghilterra ( curiosamente la loro prima e unica canzone ad arrivare in vetta a questa chart ). Anticipatori della progressive che dominerà l’anno successivo si possono annoverare i belgi Quadran con “Eternally” ( top 20 anche in Italia ) e X-Form con “Pleasure Voyage” ad opera di Fabietto Cataneo ( indimenticabili le voci dell’Apollo ).

    La Deejay Parade si chiude con una n.1 speciale, “Christmas With The Yours” del fantomatico Complesso Misterioso ( in realtà Elio e Le Storie Tese ), n.1 nei singoli e i cui proventi sono stati donati a Lila e Anlaids; e dietro le quinte, si faceva ormai strada un brano strumentale che avrebbe fatto la storia dell’anno che sarebbe seguito...



    LA TOP 20 DELL'ANNO:

    20)JAMIROQUAI(SPACE COWBOY-Morales remix)
    19)INDIANA(ALL I NEED IS LOVE)
    18)THE BUCKETHEADS(THE BOMB)
    17)CLUBHOUSE(NOWHERE LAND)
    16)20 FINGERS(LICK IT)
    15)USURA&DATURA(INFINITY)
    14)ALEXIA(ME AND YOU)
    13)ALEX PARTY(WRAP ME UP)
    12)JAM&SPOON(ANGEL)
    11)SHAGGY(BOOMBASTICK)
    10)NETZWERK(PASSION/MEMORIES)
    9)N-TRANCE(STAYIN'ALIVE)
    8)CORONA(BABY BABY)
    7)BILLIE RAY MARTIN(YOUR LOVING ARMS)
    6)LA BOUCHE(BE MY LOVER)
    5)DE'LACY(HIDEAWAY)
    4)DOUBLE YOU(DANCING WITH AN ANGEL)
    3)SCATMAN JOHN(SCATMAN/SCATMAN'S WORLD)
    2)EVERYTHING BUT THE GIRL(MISSING-Todd Terry remix)
    1)TI.PI.CAL.(THE COLOUR INSIDE)



    a quei tempi io manco sapevo cosa fosse la musica, ma risentite ora, quelle canzoni, rispetto a quello che molti di quei dj producono ora, mi fa pensare a una età dell'oro quel periodo
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  3. #3
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    Condivido l'analisi, pur se condotta secondo canoni a me un po' alieni.
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Cisco x™
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    aspe' che stasera ti do la risposta , prima che leggo tutto....

  5. #5

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