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  1. #1

    I pasticci di quando eravamo piccini..

    Siete anche voi vittima di pubblico ludibrio se invitate gente a casa e c'è vostra madre/padre che inevitabilmente calamita l'attenzione dei vostri amici raccontando i pasticci che combinavate in tenera età?



    Eravate delle pesti?
    O sono l'unica ad essere dipinta simil demonio?

    Qualche giorno fa.. mia madre:

    - avreste dovuto vederla quando ... appena mise i primi passi.. si diresse sul balcone e lanciò un biberon di vetro dal 5° piano..
    Omicidio e denuncia sfiorati.. non contenta la settimana successiva ne rilanciò un altro.

    - qualche anno dopo si chiuse in casa col gatto della vicina.. io e la vicina eravamo per le scale a conversare. Non contenta, temendo che avremmo liberato il gatto ( ) con l'aiuto di una sedia e approfittando delle chiavi infilate nella toppa, chiuse a chiave la porta. Chiamammo i pompieri.
    Era malefica ed astuta


    Manco fossi un mostro.. sembrava descrivesse la sorella di carnauser

    ...sai dove si va..? dove vuoi tu o senza meta..

    Porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.

  2. #2
    :maLOL: :maLOL: :maLOL:
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  3. #3
    io a parte sbavare, non favevo altro.
    EX Mentecatto - succube della Honda
    Le mie foto|HONDA CLUB ITALIA!|DARTH LEGNANZ!

  4. #4
    Ma non mi sembra facessi niente di strano, strega: cose normali, per un bambino.

    Vediamo, di quando ero proprio piccola piccola non ricordo niente. Dai due ai quattro anni qualcosina di sparso.
    Una volta dipinsi il davanzale di una delle finestre che davano sul balcone, con della vernice nera avanzata da un lavoro di mio padre.
    Poi, quando c'era qualche pietanza che non mi piaceva, facendo finta di masticare andavo fuori e sputavo tutto giù
    Ma i danni più grandi credo di averli fatti con i cacciaviti: ne andavo matta; quando riuscivo ad agguantarne uno non mi pareva vero; però siccome non avevo capito bene come si usava, per lo più ci ho sforacchiato muri e mobilia.
    E mi piaceva fare i numeri a caso al telefono; se qualcuno mi rispondeva cominciavo a chiacchierare come se niente fosse.
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di --LO--
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    uhm, no....anche perchè ero buona buona e tutti mi invidiavano alla mamma!

    però Involontariamente qualche colpo glielo ho fatto prendere e li racconta ancora oggi

    fatta dritta dritta la tromba delle scale a pochi mesi ,Rovesciata la cucina a gas addosso (per fortuna che son finita dentro il forno).
    poi vabbè, han solo dovuto bucare tutti gli sportelli della cucina per metterci un laccio che tiravo sempre fuori tutto e mettere in alto oggettini e bomboniere che li facevo suicidare e poi ancora davanti ai cocci beccata in flagrante facevo spallucce e una faccia da culo assurda...

    la mamma ha detto che tutto quello che non facevo normalmente lo recuperavo con gli interessi tutto assieme

    Però io ero una brava bimba

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di blekm
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    8,310

    Re: I pasticci di quando eravamo piccini..

    Originariamente inviato da stregadelnord
    Siete anche voi vittima di pubblico ludibrio se invitate gente a casa e c'è vostra madre/padre che inevitabilmente calamita l'attenzione dei vostri amici raccontando i pasticci che combinavate in tenera età?



    Eravate delle pesti?
    O sono l'unica ad essere dipinta simil demonio?

    Qualche giorno fa.. mia madre:

    - avreste dovuto vederla quando ... appena mise i primi passi.. si diresse sul balcone e lanciò un biberon di vetro dal 5° piano..
    Omicidio e denuncia sfiorati.. non contenta la settimana successiva ne rilanciò un altro.

    - qualche anno dopo si chiuse in casa col gatto della vicina.. io e la vicina eravamo per le scale a conversare. Non contenta, temendo che avremmo liberato il gatto ( ) con l'aiuto di una sedia e approfittando delle chiavi infilate nella toppa, chiuse a chiave la porta. Chiamammo i pompieri.
    Era malefica ed astuta


    Manco fossi un mostro.. sembrava descrivesse la sorella di carnauser
    ma proprio oggi ci racconti tutte queste tue "diavolerie"?
    Il portale sul turismo a Lucca

    Siti web Lucca

    Vendo Tex a colori di Repubblica (primi 100 numeri) - info in pvt.

  7. #7
    io ero affascinato dalla fisica dei fluidi. ovvero, se tappo il bide e apro l'acqua, questa dove va?

    per terra.

    hummm, interessante. e adesso, perche' non scoprire se il pavimento del bagno dei miei pende da qualche parte?

    eh si, pende lievemente verso camera dei miei, visto che l'acqua va verso quella direzione.

    ma ora un interessante fenomeno!. come fara' l'acqua a superare la moquette?

    non puo' superarla, viene assorbita... da cui la domanda che rimase senza risposta: quanta acqua puo' assorbire la moquette della camera da letto dei miei?


  8. #8
    Originariamente inviato da GattoBastardo
    io ero affascinato dalla fisica dei fluidi. ovvero, se tappo il bide e apro l'acqua, questa dove va?

    per terra.

    hummm, interessante. e adesso, perche' non scoprire se il pavimento del bagno dei miei pende da qualche parte?

    eh si, pende lievemente verso camera dei miei, visto che l'acqua va verso quella direzione.

    ma ora un interessante fenomeno!. come fara' l'acqua a superare la moquette?

    non puo' superarla, viene assorbita... da cui la domanda che rimase senza risposta: quanta acqua puo' assorbire la moquette della camera da letto dei miei?


    metodo scientifico
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

  9. #9
    Mmmhhh.... un paio di episodi li ricordo.

    Una volta avevo litigato con il bambinetto del piano di sotto e per ripicca presi tutti i suoi giocattoli più graziosi (compresa una mucca di pelouche da 20 Kg circa e un fantastico Daitarn III) e li lanciai dal balcone. Lui corse a piangere dalla mamma.

    Un'altra volta presi una cravatta di mio padre a cui teneva moltissimo e con i colori per la stoffa ci dipinsi sopra tutta la famiglia dei Barbapapà (difficilmente riconoscibili peraltro ). Poi andai da mio padre tutta orgogliosa e gli chiesi: "Papà ti piace?". La faccia di mio padre cambiò colore.... ma ricordo distintamente che dopo aver deglutito mi fece un sorrisone Durbans e si sforzò di rispondere: "Sì, amore di papà". Gli vorrò sempre bene per questo.
    There ain't no smoke without fire.
    Perfection is boring.
    Don't get too close: shock hazard.

  10. #10
    Originariamente inviato da carlos primero
    metodo scientifico
    come quando all'elementari risolvevo i compiti di matematica col vic20.
    la maestra mi sgrido' perche' non avevo scritto i passaggi tra l'inizio e il risultato.

    non mi persi d'animo e il compito dopo descrissi esattamente come impostare il calcolo sul vic20, passaggio per passaggio.

    nerd gia' a 8 anni

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