Visto che non si parla propriamente di calcio e partite, lo metto qui
Di Beppe Severgnini:
Sugli effetti che i Mondiali di calcio producono nei maschi, esiste un'abbondante letteratura. Molto s'è detto e scritto anche sui rapporti tra uomo e donna in quel periodo (un mese ogni quattro anni). Ho letto poco, invece, sulle trasformazioni femminili. Non è vero che le donne siano infastidite. Molte sono interessate: ma fanno cose strane.
L'ECUMENICA Entusiasta di questa «grande kermesse» - la chiama proprio così - si convince che il mondo, in fondo, non è messo male. Domani guarderà Iran-Messico e modificherà il severo giudizio su Teheran e i suoi propositi nucleari. In fondo, quegli undici ragazzi sembrano come tutti gli altri. E un paio sono proprio carini.
LA MORALISTA Disgustata (giustamente) dallo spettacolo di Calciopoli, s'è convinta che l'Italia dovesse rinunciare ai Mondiali. Intende ripeterlo a ogni apparizione degli azzurri, e rischia di farsi chiudere nello sgabuzzino delle scope.
LA GEOPOLITICA Per lei, i Mondiali sono un corso intensivo di relazioni internazionali. Ha già individuato le partite con una valenza storica o strategica: Germania-Polonia (invasione!), Portogallo-Angola (rivincita coloniale!), Australia-Giappone (predominio in Asia!), Francia-Svizzera (predominio a Ginevra!), Tunisia-Arabia Saudita (diverse concezioni di Islam). Con queste idee in testa, la GEOPOLITICA rompe le scatole a tutti i presenti, che vorrebbero guardarsi in pace un calcio d'angolo.
LA NOSTALGICA Il suo eroe ha giocato in una passata edizione dei Mondiali, ma la signora non si rassegna: quel nome le ricorda la gioventù, le serate con gli amici, le notti magiche, quella roba lì. «Voglio Roger Milla!», trilla la NOSTALGICA. Qualcuno le fa notare che l'attaccante del Camerun ha 54 anni. La signora chiede allora notizie dei colombiani Higuita e Valderrama (Italia '90), detti «la gioia dei parrucchieri». Se qualcuno commette l'errore di dire «Ah, Valderrama! Me lo ricordo...», è finita. Non si parlerà d'altro fino al 9 luglio.
L'ESTETA Si fissa su un giocatore scovato in una rivista, e chiede ossessivamente di lui. Naturalmente non sceglie il solito Beckham, ma qualcuno di meno ridicolo e tatuato. Per esempio, il bruno tedesco Ballack. Qualunque partita venga trasmessa (anche Argentina-Costa d'Avorio) l'ESTETA chiede notizie del suo idolo. Dopo una settimana, il compagno sbotta: «E basta! Che Ballack!». Lei abbassa la testa e pensa a un nuovo beniamino, magari con un nome meno vulnerabile.
Io sono Ecumenica
E voi?