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Discussione: il mondo del web

  1. #1

    il mondo del web

    Ciao a tutti,

    forse sono off-topics, non so dove postare questo messaggio e questa mi sembra la categoria più adatta.

    Vorrei lanciare una provocazione che nasce da un mio personale dubbio:

    ho saputo "solo" oggi che alcune delle più grandi, importanti, "antiche" web agency della mia città (Milano) sono miseramente fallite o sono state ristrutturate (e da 30 o più persone ora vanno avanti con meno di 10).

    Io ho sempre lavorato in una agenzia piccola, dove il web non è mai stato il business principale e probabilmente quest'anno ci verrà messa una bella pietra sopra.

    Passi per le piccole web-agency che si sono ritrovate tali senza reale background e conoscenze, ma perchè ora anche le grandi e storiche web-agency sono state chiuse?

    Dove sta il problema?

    Dal mio piccolo, io butto lì qualche motivo, banale, a dire il vero:
    Webagency piccole: Costi gonfiati? La velocità dell'avvento di internet ha prodotto gente incline al facile guadagno? E poi tutto si è sgonfiato lasciando in mutande i più furbi?

    Forse sono stati sfornati così tanti "cantinari" che si sono accaparrati una grande fetta di clienti?

    Personalmente mi sembra che la qualità sia sottomessa all'economicità. "E chi se ne frega se il mio sito è accessibile e se i link funzionano, tanto c'è il cognato di mio cugino che fa i siti" e poi vai a vedere codesto sito e scopri che è scritto in bianco su sfondo giallo, pieno di stelline luccicanti e con le previsioni meteo che non servono a niente ma potevano essere inserite gratis e fanno tanto interattivo. Terribile dal punto di vista estetico e fruitivo. L'azienda ne risente di immagine, ma fa niente è gratis e quindi va bene così.

    Webagency grandi?
    Perchè sono fallite? :master:

    E soprattutto: c'è futuro in questo ramo?

    ...la discussione è aperta!

  2. #2
    io lavoro attualmente per una webagency di rimini ma lavoro anche in proprio.
    Beh sinceramente non vedo attualmente questa crisi ma nel caso ci dovesse essere penso che sia merito proprio dei nipoti dei figli dei cognati

    Ne risente l'immagine della ditta sicuramente ma come dicevi tu è gratis!!!

    Penso che il web od avere un sito internet per la propria ditta non sia stato ancora percepito da alcuni o viene percepito come qualcosa di aggiuntivo o superfluo

    Penso che la bravura di ogni ditta sta nell'individuare nuovi target di crescita

    CIuazzzzzzzzzzzz

  3. #3
    ecco ho notato anche questa cosa... Mi sembra che le grandi città come la mia, siano quelle con meno opportunità professionali. Forse il mercato è saturo? Troppa gente sfornata dai vari corsi e corsetti o troppi figli di nipoti dei cognati!

    Forse in realtà più piccole, le cose vanno meglio...

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Fedeo
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    Vedo che ancora oggi molte webagency si (pro)pongono con l'obiettivo di portare il tuo sito "in prima pagina su Google", senza percepire le reali esigenze dei potenziali clienti.

    Io non mi occupo di posizinamento per terzi (lo faccio solo per i miei siti), ma poco tempo fa ho posizionato il sito di un mio amico che ha una autoscuola a Roma... più che altro gli ho fatto un piacere.

    Mentre gli spiegavo il discorso di Google, stare in prima pagina per certe key, etc... lui mi ha bloccato e mi ha detto: "senti, a me interssa ottenere nuovi clienti attivi... con o senza google poco mi importa, fai tu...".

    Il tipo in questione capisce nulla del web, ma ha capito una cosa che molte webagency ancora non vogliono/possono considerare.


  5. #5

    Re: il mondo del web

    Originariamente inviato da silvia.c
    ho saputo "solo" oggi che alcune delle più grandi, importanti, "antiche" web agency della mia città (Milano) sono miseramente fallite o sono state ristrutturate (e da 30 o più persone ora vanno avanti con meno di 10).!

    molto semplicemente, nn hanno saputo adeguarsi al cambiamento che il mercato ha imposto... tutto qui...

    vivere esclusivamente e solamente di siti web con 30 dipendenti è praticamente impossibile, dovresti prenderti clienti del calibro di telecom e simili....

    sicuramente quelle aziende hanno tirato la corda per incassare il più possibile, alle prime difficoltà hanno preferito intascare soldi e sbaraccare tutto

  6. #6
    Non si può fare un discorso generale perchè il mercato non è composto da clienti che agiscono tutti allo stesso modo o per le medesime ragioni, va da se che non è nemmeno composto da agenzie che agiscono tutte nello stesso modo.
    Per quanto mi riguarda e basandomi sulla mia esperienza devo dire che per il clienti bisogna spaccare il discorso in due blocchi.
    Le PMI (piccole e medie imprese) che tendenzialmente hanno grossi problemi a comprendere l'impatto positivo di una buona pubblicità (parlo di pubblicità perchè anche il sito web è pubblicità). Sono quel genere di clienti che tendenzialmente sono più attirati dal prezzo basso che dal servizio professionale, anche perchè non sono in grado di valutare la professionalità del servizio. Questa tipologia di cliente è quella che è stata attaccata e divorata dal cancro dei "webmaster della domenica", ovvero da coloro che perchè spipettano con il computer, conoscono un filo di html e un po' fotosciop, si mettono a fare siti a costi spesso irrisori o addirittura a gratis (vedi polemiche passate sul forum cerco/offro lavoro riferito a chi chiede lavori di grafica complessa tipo corporate identity a gratis).
    la cosa devastante è stato che anni di questo andazzo hanno alla fine diseducato la larga parte delle piccole imprese (le medie dopo un po' si accorgono di essere state buggerate e corrono ai ripari) le quali anche ora non riescono a svincolarsi dal "cuggggino che fa i siti" e preferiscono passare da cugggino in cugggino piuttosto che affidarsi una volta per tutto ad un'agenzia.

    Le grandi compagnie invece hanno sofferto per anni di un problema opposto. Si sono affidate a due tipologie professionali: la web agency pura oppure l'agenzia di pubblicità. Ora, chi non è un giovincello con ancora la puzza del latte in bocca , ricorderà molto bene come fino a non moltissimi anni fa moltissime agenzie di pubblicità strafamose e stranote non avevano un dipartimento dedicato alla comunicazione via web. Avevano commesse mostruose da nomi come Barilla, Telecom, Nike ecc. e le risolvevano o usando le competenze derivanti dalla pubblicità classica (un pasticcio), oppure cedendo il lavoro a uno o più professionisti slegati all'agenzia o ad agenzie esterne, e molte web agency su questo e di questo hanno campato a iosa, finchè poi le grandi agenzie non hanno costruito dei veri dipartimenti di web adv e buonanotte al secchio.
    Per l'una e per l'altra tipologia, il problema era che il prezzo del lavoro offerto al cliente era mostruosamente alto. Non sparo cifre per rispetto, ma ho visto siti il cui prezzo finale era decuplicato rispetto al reale valore. Roba da
    Ovviamente il cretino lo freghi una volta soltanto, quindi molte (diciamo tutte?) grandi compagnie hanno cominciato a scaricare quelle agenzie che o avevano decuplicato i costi (tanto la Nike i soRRRdi ce li ha!; tanto Bill Gates i soRRRRdi ce li ha!) per rivolgersi o a team di sviluppo esterni da chiamare di progetto in progetto, o ad altre agenzie decisamente più serie.

    Dal punto di vista poi delle agenzie web, va detto che moltissime sono nate senza avere le competenze per portare avanti un discorso comunicativo.
    In fin dei conti basta farsi un giro per il web e vedere molte delle realizzazioni di queste famigerate agenzie. Spesso e volentieri si nota che si tratta o di meri esercizi di grafica e di stile oppure di esercizi di tecnica. Alla lunga se un cliente a cui fai una campagna (qualsiasi essa sia) non vede risultati, detto nudo e crudo: non vede moneta che entra in cassa e che giustifica l'investimento, il cliente stesso ti manda a quel paese.

  7. #7
    Utente bannato
    Registrato dal
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    423
    la verità è sotto gli occhi. Le web agency, i providerini, insomma chi si occupava di internet compreso e soprattutto fare siti internet è scomparso dal mercato per il 90%.
    Nella mia città (grande, Nord) si sono ripetuti fallimenti, liquidazioni e riduzioni di personale per mancanza di clientela che hanno gettato nel mercato del lavoro qualche centinaio di inoccupati informatici con varie specializzazioni. Molti hanno cercato di riproporsi come liberi professionisti e molti hanno fallito. Chi è rimasto nel settore fatica e guadagna poco con i buchi lavorativi tipici del precariato. Pochi altri hanno scelto la via del pendolarismo lavorativo (lavoro in altra città). Altri hanno cambiato del tutto lavoro.

    Il mercato oggi è non richiede nuove web agency. Quelle che ci sono (dopo essere tutte passate per pesantissime riduzioni di personale) bastano e avanzano per i pochi clienti paganti che ci sono e che si affacciano sul mercato.
    Liberi professionisti ce ne sono per 10 volte quello che è il lavoro disponibile per questa fetta di lavoratori. Il risultato è che pochi lavorano poco. Gli altri lavorano ancora meno o non lavorano. La migrazione verso altre occupazioni è tutt'ora in corso.
    Non parliamo poi della concorrenza del figlio della vicina del salumiere che fa siti internet, stuoli di ragazzini che si arrabattano fra software non licenziato, evasione fiscale totale e pomeriggi passati fra un filmato porno e un programmino in dot net.

    Nonostante tutto ciò l'informatica continua ad attirare giovani e i corsi professionali anche organizzati e promossi dai comuni/province/regioni e loro relatici cfp - centri di formazione professionale - sfornano semiprofessionisti wanna-be che non hanno la più pallida idea di come invece sia fatto il mondo reale là fuori.

    Ciliegina sulla torta: le tecnologie informatiche sono sempre più economiche, diffuse, alla portata di tutti e in sintesi è sempre più facile anche per l'uomo medio realizzare qualcosa di minimale ma rispondente alle sue attuali minime esigenze (leggi: ho visto imprenditori farsi siti web da soli gonfi di autostima battersi sul petto).

    Di fronte ad uno scenario apocalittico come questo che cosa dire.
    Totalmente ed enormemente sconsigliabile intraprendere una carriera informatica oggi e per molti, molti anni a venire.
    I clienti piccoli non sono in grado di elaborare autonomamente richieste per professionisti/imprese.
    I clienti medi solo in piccola parte fanno richieste e generalmente di scarso profilo professionale e quindi economico.
    I grandi clienti sono normalmente inarrivabili per i liberi professionisti e per le piccole (forzatamente piccole) web agency.
    La pubblica amministrazione non ne parliamo, non c'è speranza se non si è medio-grandi, se non si hanno agganci e se non si sottopagano i dipendenti con contratti co-co-pro o partita iva.

    Soluzioni a tutto ciò secondo me sono strettissime. Con un investimento professionale e soptrattutto di intelligenza imprenditoriale probabilmente si potrebbe ottenere qualcosa, ma a quali costi di tempo e impegno e con quale rischio di fallimento?
    Troppo alto a mio parere per ipotizzare comunque di provare.

    Il mio consiglio: cambiare decisamente ambiente ed utilizzare le proprie capacità informatiche per avere quel quid in più nella propria nuova professione, proprio come ho fatto io.

  8. #8
    Originariamente inviato da peppenetwork
    io lavoro attualmente per una webagency di rimini .........
    siamo concorrenti allora ........

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di pisa_p
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    Originariamente inviato da 883


    Il mio consiglio: cambiare decisamente ambiente ed utilizzare le proprie capacità informatiche per avere quel quid in più nella propria nuova professione, proprio come ho fatto io.
    Concordo pienamente soprattutto con questa ultima frase.Io non ho mai fatto il webmaster per professione, ma sono uno di quei "cugini" interpellati per caso a fare un lavoro che non è il proprio e nel quale ci si arrabatta in qualche modo.Alla mia azienda ho proposto contatti con le web agency, ma quando si sente parlare di costi ,anche dove i soldi ci sono, tutti fanno un passo indietro.Le scuse sono le solite apportate ovviamente da chi ha potere decisionale e magari non è estato sufficientemente al passo con i tempi per quello che riguarda la comunicazione.E' anche vero che alla fine bisogna guardare la realtà in faccia.Gli uffici sono pieni a tutti i livelli di incompetenza informatica generalizzata, senza alcuna distinzione di livello culturale e aimè senza distinzione a livello di età.Vedo che un dirigente di 60 anni può avere più competenze informatiche di un giovane di 30 e questo mi butta un po' nella disperazione....negli uffici i problemi grossi sono riuscire a stampare un foglio di excel posizionato bene nella pagina, capire come allegare una foto ad outlook e via diendo.Ancora oggi per cercare un numero di telefono c'è chi telefona ai vari numeri 1088,1254 invece di cercare su paginebianche.it, il fax impera, la fotocopiatice pure, il digitale sembra fantascienza.In uno scenario di questo tipo convincere qualcuno che il web è il futuro è veramente difficile.Ma soprattuto mi rendo conto che la realtà non è quella in cui vivo, ma è quella in cui ad alcuni sembra magia la macchina fotografica digitale...
    A volte quando leggo questo forum mi sento un po' un pischello, ci sono personaggi che sono veramente parecchie spanne sopra di me in tutto, dal posizionamento, alla programmazione, alla grafica e alle conoscenze dei computer(io non ho neanche mai usato telnet...).Poi in ufficio sembro un semidio-informatico in grado di fare qualsiasi cosa con un pc.
    Sinceramente non mi sono avventurato mai nel lavoro "web" proprio perchè mi sembra un mondo un po' instabile nel lungo periodo, preferisco averlo come hobby,ma è vero che ho paura di restare indietro e allora leggo tutto, provo tutto, so fare un po' di tutto, almeno so di cosa si parla.Secondo me chi ha competenze informatiche superiori alla media trova nei posti di lavoro tradizionali una posizione privilegiata e ritenuta molto importante.
    ciao
    marco

  10. #10
    Utente di HTML.it
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    687

    Re: il mondo del web

    Originariamente inviato da silvia.c


    Dove sta il problema?

    Dal mio piccolo, io butto lì qualche motivo, banale, a dire il vero:
    Webagency piccole: Costi gonfiati? La velocità dell'avvento di internet ha prodotto gente incline al facile guadagno? E poi tutto si è sgonfiato lasciando in mutande i più furbi?

    Forse sono stati sfornati così tanti "cantinari" che si sono accaparrati una grande fetta di clienti?

    !
    ciao.
    interessante l'argomento.
    Secondo me la risposta te la sei data date: "Personalmente mi sembra che la qualità sia sottomessa all'economicità."

    Intanto la maggior parte dei clienti non ne capisce una mazza per cui, alla fine, se hai un buon venditore gli vendi anche la m****

    Poi tanti non si rendono conto del lavoro che c'è dietro ad un buon lavoro: tanto tempo = budget decente. Si credono di risparmiare ma nessuno regala niente a nessuno. Se una cosa costa meno è perchè gli si dedica meno tempo a realizzarla. E la differenza tra un buon lavoro e uno che non lo è spesso sono i dettagli.....

    POi mettici il nero!

    L'amico del parente del cugino del fratello che fa i siti. Ha aperto il giorno prima frontpage e fanno i siti. In nero. La finanza dov'è?? non si sa....

    Per le grandi ditte mettici il costo del lavoro ed ecco fatto.

    Credo di non aver scordato nulla!

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