Aria. O forse magia?
Semplicemente volo, quasi banale, per chi si sveglia sbattendo le ali. Poche piume appena nati, ma qualcosa dentro che li spinge a voler provare. Una chiara coscienza di ciò che possono fare, esaltata da una visione diversa del mondo. L'istinto. Quello di una madre che li accudisce, li cresce, e li sprona a sfidare le loro paure, i loro timori. Coraggio. si buttano, un po' intimiditi, con la paura negli occhi e la speranza nel cuore. Qualcuno ce la fa subito, altri cadono e riprovano. qualcuno neanche tenta, ha troppa paura, ed è immobilizzato.Poi passa il tempo, e la paura lascia il posto alla curiosità, scoprire il nuovo mondo, capire come sono fatti, prender confidenza con il proprio corpo. Tecnica. si migliorano giornalmente, affinano la loro arte, e scoprono nuovi modi, nuove prospettivi, nuovi orizzonti. Questo passo è duro, pochi sono quelli che progrediscono restando in volo. La maggiorparte, cade, prende un duro colpo, e poi riparte, un po' acciaccata, dolorante. Il dolore spesso è talmente forte, che ci vuole tempo prima di ripartire, bisogna aspettare che la ferita si rimargini, che le piume ricrescano, che il tempo faccia il suo corso. Poi finalmente ripartono, e diventano tutt'uno con ciò che li circonda. Piroette, planate, picchiate e svolte repentine, sentendo dentro la massima felicità, che quasi fa scoppiare il cuore. Vento. Forse la fatica, forse la monotonia, ma il solito volo nel solito posto, viene a noia, e quindi imparano a sfruttare il vento, a lasciarsi trasportare, quasi indifferenti, senza grossi sforzi, perdendo di vista l'obiettivo, e lasciando che sia il caso a decidere. Poi arriva il momento in cui il vento cessa, e allora devono prendere una decisione, se risalire e riprendere il proprio volo o fermarsi per un po', riflettere, e atterrare dolcemente. Atterraggio. Non è sempre la mancanza di vento ciò che li porta giù, ma capita che, il vento sia troppo forte, improvviso, non voluto. E vengono sbalzati a terra contro la loro volontà. Un urto tremendo, a cui non tutti sopravvivono. Rischiano di perdere la capacità di volare, rischiano di restare per sempre a terra. Ripartire è doloroso, e ripercorrere le solite traiettorie fa male, ricordano il loro piombare a terra, e preferiscono non pensarci, trovare altri lidi, nuove geometrie, nuove rotte.
Volare non è una cosa semplice, seppur tutti siano in grado di farlo. Decisioni, ritmi, costanti, retromarce e stop, sono passi important, ognuno con un diverso sviluppo. Ci vuole coraggio, forza d'animo e volontà, per restare in aria, anche quando si avvicina una tempesta. E non ha importanza lo stormo con il quale stanno volando, perchè alla fine, sono loro gli autori della propria vita. Quello che conta, forse, quello ce fa la differenza, è fra chi una volta in volo, gurda in basso con la paura di cadere, e chi guarda in alto, con la voglia di salire verso l'infinito.