Sul Sole24 ore di ieri, pag. 23, si dà ampio risalto alla circolare 17 del Ministero del Lavoro che ha finalmente fissato le nuove regole per la definizione dei co.co.pro. nei call-center, che costituivano, come noto, una sorta di far-west del precariato.
In particolare è stato chiarito che i rapporti di collaborazione (per i quali vengono fissate anche le modalità applicative) ora sono possibili solo per le attività promozionali legate a singole e specifiche campagne.
Invece, l'attività di ricezione delle telefonate dovrà essere trattata come lavoro subordinato, per cui (secondo Assocontact) è prevedibile la trasformazione di circa 18-20.000 contratti co.co.pro in contratti di lavoro a tempo indeterminato.
Mi sembra una mossa positiva, soprattutto perchè potrà costituire un utile precedente normativo nel momento in cui il governo deciderà di mettere mano negli altri settori dove i contratti co.co.pro. trovano diffusa applicazione.