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  1. #1

    annuncio: inizio traduzione specifiche CSS2

    Ho iniziato la traduzione delle specifiche dei CSS2. ieri ho avuto la risposta sulla mailing list del W3C. la traduzione saraà ospitata, per motivi di visibilità, su http://www.diodati.org/ conto di finire per la fine dell'estate. è probabile che nei prossimi tempi vi sottoporrò dei quesiti tecnici sulla traduzione dei termini più settoriali. la traduzione è rivolta soprattutto a chi inizia. e anche agli sviluppatori. ciao e buona giornata!

  2. #2
    Gabriele, sei l'uomo che in Italia mancava. Mitticco! Davvero buon lavoro.

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    Pensi che abbia senso?

    Lo so che molti lo chiederebbero, ma io sono convinto che ogni manipolazione dei codici rischia di aggiungere errori. E poi come garantisci che la tua traduzione sia aggiornata?

    In fondo per capire una specifica in inglese basta un corso di inglese di poche settimane.
    Eventualmente quello che puo` servire e` un dizionario/glossario dei termini tecnici (che non vengono insegnati nel corso di inglese cui facevo riferimento).

    In conclusione io sono fermamente convinto che le traduzioni di specifiche tecniche abbiano piu` svantaggi che vantaggi:
    - fanno impigrire i programmatori;
    - fanno credere che le specifiche siano tutte li`, mentre se uno consoce un minimo di inglese puo` utilizzare piu` fonti;
    - disincentivano allo studio della lingua "universale".

    PS: questa non vuol essere una apologia dell'inglese, anzi credo che l'Inglese (quello di Oxford) abbia tutto da perdere da questo uso che si fa della lingua, che in effetti e` un minimo sottoinsieme dell'Inglese vero, di cui stenta a seguire le regole grammaticali.


    EDIT: vedo che con Piero siamo in perfetta sintonia ...
    Nuova politica di maggiore severita` sui titoli delle discussioni: (ri)leggete il regolamento
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  4. #4
    Mich, anche per me occorerebbe che la gente conoscesse l'inglese. ma non è così. vivendo in un posto di mare, e sentendo come gli operatori turistici apostrofano i turisti stranieri sono sempre più convinto che più traduciamo meglio è... nella speranza che l'Italia diventi come L'Olanda o la Germania.

  5. #5
    Originariamente inviato da Mich_
    EDIT: vedo che con Piero siamo in perfetta sintonia ...
    Guarda, io fortunatamente ho avuto la possibilità di frequentare una scuola media in cui gli insegnanti, oltre a farci correre , cercavano di farci piacere quello che dovevamo studiare. Particolarmente efficace è stata la prof di inglese, che ringrazio ancora oggi di cuore ♥. Non sarò una cima, ma me la cavo abbastanza. A quanto ho poi potuto vedere alle scuole superiori, la situazione è inquietante: praticamente oggi è tutto un "viva l'ignoranza".

    Aspettiamo quindi che la generazione appena nata, che studierà inglese fin dall'asilo, venga e ci dia una regolata.

    A parte questa digressione che non so neanch'io cosa c'entri ritengo che una traduzione di documenti ufficiali debba sempre esserci. Ovviamente, però, essa dovrebbe arrivare dalla fonte stessa, quindi ad esempio l'ufficio italiano del W3C.

    Per chi capisce l'inglese, quindi, non è un problema spulciare le specifiche - anzi, serve anche d'allenamento - ma per tutte quelle persone di buon cuore che non hanno avuto la fortuna di imparare con piacere quella lingua, un aiuto se lo meritano.

  6. #6
    io purtroppo non sono un associazione, un ricercatore o un professore, quindi non posso diventare membro del w3c.it. ricordo che le specifiche HTML 4.01 sono state tradotte proprio da Michele Diodati, che all'epoca non era così conosciuto come oggi. sulla mailing list dei traduttori mi hanno pure ringraziato... non è che devi essere membro per tradurre... non so se lo sai......

  7. #7
    Originariamente inviato da thomas_anderson
    sulla mailing list dei traduttori mi hanno pure ringraziato... non è che devi essere membro per tradurre... non so se lo sai......
    Perchè non leggi quello che gli altri scrivono? Parti in quarta ogni volta.

    Intendevo dire che:
    • i documenti ufficiali sono scritti dal W3C;
    • a livello oggettivo si ritiene necessario che tali documenti debbano essere distribuiti anche nelle varie lingue principali;
    • il W3C ha sedi nazionali in tutto il mondo;
    • ritengo opportuno che tali uffici si facciano carico della traduzione;
    • questo affinchè l'intero meccanismo di ufficialità si apra e si chiuda all'interno dell'organizzazione che si occupa dello sviluppo e della diffusione di questi strumenti.

    In sostanza, il lavoro che ti sei accollato tu - e di cui tutti non possiamo che esserti davvero grati - ritengo sia più naturale che venga fatto direttamente dal W3C.

    Tutto qui. Nessuno sta cercando di screditare il tuo talento e la tua buona volontà.

  8. #8
    perchè so scemo...... cmq ho letto e ho pure frainteso

  9. #9
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da pierofix
    Guarda, io fortunatamente ho avuto la possibilità di frequentare una scuola media in cui gli insegnanti, oltre a farci correre , cercavano di farci piacere quello che dovevamo studiare. Particolarmente efficace è stata la prof di inglese, che ringrazio ancora oggi di cuore ♥. Non sarò una cima, ma me la cavo abbastanza. A quanto ho poi potuto vedere alle scuole superiori, la situazione è inquietante: praticamente oggi è tutto un "viva l'ignoranza".

    Aspettiamo quindi che la generazione appena nata, che studierà inglese fin dall'asilo, venga e ci dia una regolata.

    A parte questa digressione che non so neanch'io cosa c'entri ritengo che una traduzione di documenti ufficiali debba sempre esserci. Ovviamente, però, essa dovrebbe arrivare dalla fonte stessa, quindi ad esempio l'ufficio italiano del W3C.

    Per chi capisce l'inglese, quindi, non è un problema spulciare le specifiche - anzi, serve anche d'allenamento - ma per tutte quelle persone di buon cuore che non hanno avuto la fortuna di imparare con piacere quella lingua, un aiuto se lo meritano.
    So che questo intervento e` fuori tema, ma mi permetto di ribattere.
    Ai miei tempi era molto raro trovare un insegnante di lingue che conoscesse la lingua che insegnava: era figlio dell'universita` in cui per laurearsi era necessario conscere la letteratura (anche tradotta) ma non la lingua. Ora non e` piu` cosi`: tutti i miei figli studiano e lingue molto bene, a partire dalle elementari, ed agli insegnanti non e` permesso non conoscere la lingua che insegnano. Questa e` la realta` di Trento (citta`) e si riferisce a consocenze (dirette o indirette) che ho di circa meta` delle scuole della citta`.
    Quindi non sarei cosi` pessimista: la vostra generazione gia` conosce le lingue, anche se a volte e` un po' pigra e tende a dimenticare di saperle.
    Qualche anno (decennio?) fa mi sono trovato a dover studiare su un libro francese per un concorso. Io non avevo mai studiato francese. La prima pagina credo che ci ho impiegato qualche ora, poi pero`, una volta entrato nello stile, mi sono accorto che le cose difficili non erano la lingua francese, ma i concetti e che riuscivo a capire.
    Ok, io avevo gia` studiato altre lingue, e questo facilita, il libro aveva un linguaggio semplice (era un testo tecnico), ma superato l'impatto la lingua non era piu` uno scoglio.

    Ora non sto dicendo che non fai bene a tradurre quelle pagine.
    Dico solo che se traduciamo tutto passeremo anche alle generazioni future l'idea che non occorre conoscere le lingue, e l'handicap linguistico lo passeremo anche ai posteri.
    Nuova politica di maggiore severita` sui titoli delle discussioni: (ri)leggete il regolamento
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  10. #10
    Ora non sto dicendo che non fai bene a tradurre quelle pagine.
    Dico solo che se traduciamo tutto passeremo anche alle generazioni future l'idea che non occorre conoscere le lingue, e l'handicap linguistico lo passeremo anche ai posteri.
    Io non sono un giudice imparziale in questa discussione. sono anzi ipocrita, nel senso che io sono prossimo alla laurea in lingue e quindi lo faccio anche per una sorta di deformazione (masochista) professionale. concordo con quanto dici. il problema poi dipende anche da fattori esterni, come ad es. l'insegnamento. nella tua carriera di ricercatore le lingue sono fondamentali, quindi ti capisco. io forse questi problemi non me li sono posti. io sono una macchinetta da traduzioni. ho gli ultimi esami di inglese a settembre, quindi mi devo esercitare....... sono anche cinico!

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