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Discussione: Jovanotti e le mosche

  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di longline
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    Jovanotti e le mosche

    Ho sentito in TV un pezzo di una canzone di Jovanotti che dice "Lo sai che per le mosche noi siamo lentissimi", e mi sono messo a pensare a questa frase. Evidentemente se noi per le mosche siamo lentissimi e le loro vite sono più brevi, le loro azioni sono in confronto saranno estremamente più lunghe.

    In proporzione quindi sono verosimili frasi tipo:

    - "Ue ragazzi, ho trovato una merda, vado a passarci sopra la mia vacanza di un mese."

    - "Sei impegnato in questo periodo?" "Sì, tutta questa settimana mi sfrego la testa, la prossima invece le ali."

    - "Mi sento un po' rintronato, ho passato gli ultimi quindici giorni a fracassarmi la testa contro un vetro."

    Mi sa che continuo a preferire essere lentissimo

  2. #2

    Re: Jovanotti e le mosche

    Originariamente inviato da longline


    Mi sa che continuo a preferire essere lentissimo
    reincarnati in un elefante. lento e longevo..
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  3. #3

    Re: Jovanotti e le mosche

    Originariamente inviato da longline
    Mi sa che continuo a preferire essere lentissimo
    Più che altro per la dieta.
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  4. #4
    Oh bè, qualunque cosa io faccia, paragonata alla vita di una mosca - più lenta o più veloce - mi sembrerà il non plus ultra

    Comunque, mi hanno sempre incuriosito queste diversità di percezione del reale da parte di insetti e animali.
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

  5. #5
    Originariamente inviato da carlos primero


    Comunque, mi hanno sempre incuriosito queste diversità di percezione del reale da parte di insetti e animali.




    un tantino umanocentrica...
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  6. #6
    Originariamente inviato da seifer is back


    un tantino umanocentrica...
    Hai ragione, ci pensavo mentre lo scrivevo, ma poi la pigrizia ha avuto la meglio.

    Allora: le diversità di percezione del reale dei diversi esseri viventi.
    Più giusto così. (:
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di longline
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    Originariamente inviato da seifer is back


    un tantino umanocentrica...
    Ogni misurazione ha un sistema di riferimenti, mi pare logico usare quello che si conosce meglio

  8. #8
    io voglio reincarnarmi in uno squalo bianco.

    com'e' la vita di uno squalo bianco? semplice.

    se si muove mordilo. se poi ha un buon sapore, mordilo di nuovo.

    ogni tanto ci si accoppia, ma solo ogni tanto. per il resto si morde

    gnam


  9. #9
    Originariamente inviato da GattoBastardo
    io voglio reincarnarmi in uno squalo bianco.

    com'e' la vita di uno squalo bianco? semplice.

    se si muove mordilo. se poi ha un buon sapore, mordilo di nuovo.

    ogni tanto ci si accoppia, ma solo ogni tanto. per il resto si morde

    gnam

    un ragno. la vittima deve patire.
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  10. #10
    Originariamente inviato da longline
    Ogni misurazione ha un sistema di riferimenti, mi pare logico usare quello che si conosce meglio
    Infatti è stata una svista in buona fede. Ma grazie comunque, è sempre gratificante quando un bell'uomo prende vagamente le tue parti

    Se dovessi scegliere una bestia nella quale reincarnarmi, un felino qualunque o un falco.
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

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