Quanti di voi sono interessati all'architettura dell'informazione?
MALE!![]()
Dovreste esserlo tutti: per quanto i contenuti dei vostri siti siano interessanti e per quanto siano accesibili (avete separato presentazione e struttura dei contenuti?) se non date i giusti strumenti all'utente perchè la trovi o la incontri... bè avete sprecato il vostro tempo! :rollo:
Sarò molto sintetico (la storia è più complicata di quanto sembri).
Una discussione sul forum di Diodati mi ha dato lo spunto.
In questa pillola parlerò di due delle architetture base di un sistema informativo di un sito. Le informazioni sono complesse e bisogna sapere come muoversi... l'architetto usa molto l'esperienza passata propria e degli altri e tramite l'istinto e la fantasia cerca e sviluppa soluzioni particolari a casi partcolari.
Ogni sito è un discorso a se: ha propri utenti, propri contenuti e un proprio contesto.
Esistono due modi con cui l'utente arriva alle informazioni: cercandole e non cercandole.
L'interazione tra un utente e un sito infatti può essere più o meno casuale e bisogna fornire all'utente gli strumenti adatti per tutti e due i "tipi di navigazione".
L'architetto deve rispondere a diverse domande quando progetta tra cui:
1) Dove metto questa informazione?
2) Come la descrivo?
Per rispondere alla prima si usa un'architettura tassonomica: ogni particella informativa trova il suo posto all'interno dell'alberatura che descrive il sito.
Per rispondere alla seconda si usano le faccette.
Le faccette sono appunto dei descrittori e permettono di definire delle proprietà degli oggetti informativi (dei metadati insomma).
Un caso piuttosto comune è che vogliate usare tutti e due gli approcci, ma bisogna farlo con le dovute accortezze, vediamo un piccolo esempio.
Le briciole di pane sono un comune strumento che si può decidere di dare in mano all'utente.
Le briciole di pane NON SONO una descrizione della strada che ha fatto l'utente per arrivare sin lì.
Le briciole SONO una descrizione della posizione all'interno della tassonomia del sito.
Questo (penso sia facilmente intuibile) può entrare in conflitto con un'architettura a faccette.
Secondo me bisogna quindi limitare le faccette alle pagine foglia, le radici devono essere organizzate tassonomicamente e basta, per non disorientare l'utente.
Per esempio sul blog di html.it (correttamente) c'è la possibilità di arrivare ai post correlati a quello che stiamo leggendo. Questo grazie alle faccette, che descrivono il post.
Anche nelle risposte alle ricerche si possono fornire degli spunti (risultati correlati) e così via.
Riferimento: Le faccette, il web semantico e l’ornitorinco
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