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io pero' mi chiedo quanto sia vicino alla realta' il valore percepito.
Riporto alcuni approfondimenti e chiarimenti:

La percezioni è utilizzata perché la corruzione - sia per frequenza o per quantità - è in gran parte una attività nascosta che è difficile da misurare. Nel corso del tempo, la percezione ha dimostrato di essere una stima attendibile della corruzione. La misura degli scandali, delle indagini o dei procedimenti penali, pur offrendo dei dati 'non di percezione', riflettono meno sulla prevalenza della corruzione in un paese e più su altri fattori, come la libertà della stampa o l'efficienza del sistema giudiziario.
L'indice di percezione della corruzione integra gli strumenti di Transparency International e molti altri che misurano la corruzione e l'integrità sia nel settore pubblico e nel settore privato che a livello globale, nazionale e locale.

Fonte: http://www.storiaestorici.it/2012/03...-2011/229-37-8


Si tratta di un indice composito, ottenuto sulla base di varie interviste e ricerche somministrate a esperti del mondo degli affari e a prestigiose istituzioni.
La metodologia viene integrata ogni anno allo scopo di riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà locali. Le ricerche sono svolte da università o centri di studio, su incarico di Transparency International (Transparency International Italia).

Il CPI 2015 è basato sui valori di altri dodici indicatori.
Il primo tra questi è il CPIA tenuto dalla World Bank, che valuta le politiche istituzionali nei paesi a livello globale. Il secondo indice è EOS, redatto dal World Economic Forum, che fornisce dati sui rischi economici di lungo periodo, mentre un altro indicatore economico è quello tenuto dall’Economist Intelligence Unit.

Una differente valutazione, sempre sui rischi economici, politici e finanziari, è data dall’ICRG (International Country Risk Guide); altro indicatore della stessa natura, orientato al continente asiatico, è il PERC, affidato all’Asia Risk. Ben due indici, invece, sono affidati alla Fondazione Bertelsmann: il TI, che valuta prettamente la trasformazione delle singole nazioni comparando la situazione economica con quella politica, e lo SGI, una piattaforma di indicatori costruita su un sondaggio transnazionale di governance sostenibile volto ad individuare le esigenze di riforma in 41 paesi dell’UE e dell’OCSE.

Un altro indice è stato commissionato alla African Development Bank per misurare lo sviluppo economico e monitorare la povertà nel vecchio continente. La competitività è calcolata dall’IMD World con il Competitiveness Yearbook, in base ai progressi e allo sviluppo dei diversi stati. L’aspetto della legge è analizzato dall’indicatore ROL, relativo all’esercizio della giustizia tenuto dal World Justice Project.

L’aspetto dei mercati globali, focalizzato sulla volatilità e sull’incertezza, è descritto da IHS. Un indice che comprende le situazioni dei paesi in via di sviluppo è fornito dal report Nation in Transit, a cura di Freedom House.

Fonte: http://www.ced-center.it/en/2016/02/...on-index-2015/