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Discussione: troll, ma sul serio

  1. #11
    Utente di HTML.it
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    I troll ci sono dove c'e' ignoranza.
    Come i bulletti di scuola, cosi oggi affrontiamo i troll sulla rete.
    Si alimentano con l'ignoranza, cercano di portare la discussione al loro livello per poter vincere facile ( son più esperti in insulti/minacce ).
    Non è possibile debellarli con la forza, ne con le denunce ( un profilo falso, collegato ad internet su una rete wifi aperta come lo individuate? ), l'unica soluzione è cercargli di inculcare in loro la conoscenza e l'educazione.
    Purtroppo è una guerra titanica.
    Ma bisogna lottare comunque, per evitare che il web degeneri e diventi un luogo pericolosissimo.
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  2. #12
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Quote Originariamente inviata da rebelia Visualizza il messaggio
    si, parrebbe la soluzione migliore, ma non e' praticabile, in questo concordo con l'articolo: non intervenendo, avvalli in qualche modo le accuse che ti vengono mosse... non lo puoi fare, perche' tra 5 anni googlando trovo le accuse su di te e nessuna smentita, per esempio, percio' sono portata a pensare che le accuse siano vere (esempio a caso, ma e' solo uno dei tanti che potrei fare)
    mi sono espresso male: li ignori quando capisci che sono troll. quelli "bravi" non si fanno scoprire subito, sono molto tattici. in genere si palesano quando, a fronte di "tue" smentite/precisazioni/ecc. questi continuano e perseverano. a quel punto, stacchi la spina bollandoli pubblicamente come troll e da li' in poi limitandoti ad ignorare loro e i loro accoliti. le "tue" smentite e precisazioni quindi rimangono in risposta ai post del troll.

    Quote Originariamente inviata da rebelia Visualizza il messaggio
    qui ci vuole parecchia dialettica e parecchio allenamento; noi siamo abbastanza abituati a discutere, abbiamo alle spalle anni di forum, una certa propensione alla discussione e siamo tutti abbastanza "scafati", al riguardo, ma noi siamo ben lungi dall'essere l'utente medio di internet: non lo siamo piu' dall'arrivo di fb/twitter direi
    giusto. il web-utente medio attuale ha molto meno presente cosa significhi postare on-line.

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    invece io credo che dovremmo imparare a gestire gli scontri e le contrapposizioni; non sara' facile, ne' veloce, ne' tantomeno indolore, ma non vedo alternative; forse e' la volta buona che rinasce lo strumento della retorica come nell'antica grecia e vince quello che lo sa usare con piu' efficacia
    cosa intendi per "gestione dello scontro"?

    resta pero' un problema: quand'e' che uno deve smettere? tenendo conto poi che il troll puo' continuare all'infinito se vuole?
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  3. #13
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Quote Originariamente inviata da saucer Visualizza il messaggio
    I troll ci sono dove c'e' ignoranza.
    secondo me invece e' piu' una questione di educazione piuttosto che di istruzione/cultura.
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  4. #14
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    secondo me invece e' piu' una questione di educazione piuttosto che di istruzione/cultura.
    Educazione assolutamente, però se non ci sono ignoranti che credono nelle loro bugie e di conseguenza a dargli credito, difficilmente questi individui riescono a sopravvivere all'interno della comunità.
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  5. #15
    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    mi sono espresso male: li ignori quando capisci che sono troll. quelli "bravi" non si fanno scoprire subito, sono molto tattici. in genere si palesano quando, a fronte di "tue" smentite/precisazioni/ecc. questi continuano e perseverano. a quel punto, stacchi la spina bollandoli pubblicamente come troll e da li' in poi limitandoti ad ignorare loro e i loro accoliti. le "tue" smentite e precisazioni quindi rimangono in risposta ai post del troll.
    non so, forse sui social puo' funzionare; qui dentro meno, quante volte abbiamo visto accuse reciproche di trollaggio, quando si trattava semplicemente di posizioni diverse e mancanza di volonta' di riconoscere almeno il beneficio del dubbio all'avversario di quel momento?

    cosa intendi per "gestione dello scontro"?
    mantenere i polsi fermi: uno dei problemi e' che se ti attaccano, ti fai prendere dall'emotivita', anche perche' di solito ti colpiscono dove fa piu' male, ma l'emotivita' impedisce, secondo me, di rispondere adeguatamente alla controparte; quanto allo smettere, smetti quando hai portato l'altro a incartarsi, ma per farlo serve sangue freddo e buona padronanza della dialettica, appunto (o almeno io la vedo cosi')

  6. #16
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Quote Originariamente inviata da saucer Visualizza il messaggio
    Educazione assolutamente, però se non ci sono ignoranti che credono nelle loro bugie e di conseguenza a dargli credito, difficilmente questi individui riescono a sopravvivere all'interno della comunità.
    ah beh, qui il discorso e' piu' allargato allora. pensavo ti riferissi al solo troll, non a quelli che gli vanno dietro. in questo caso e' un po' come per chi abbocca alle varie bufale che circolano, quindi condivido quello che hai detto sulla questione dell' ignoranza.
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  7. #17
    Utente di HTML.it L'avatar di Kahm
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    primo punto che mi sono sempre lamentato: facebook non ha una sua efficente organo di controllo
    io mi lamentano sempre delle notizie false acchiappaclick, ed ecco che quando tocca i loro interessi, vedi elezioni trump dove viene accusato Facebook , subito si inizia a prendere precauazioni e tagliare i guadagni di chi da false notizie.
    è semplice, basta toccare il portafogli di chi è preposto a vigilare ma non lo fa.
    ora ci sono i problemi riguardo le persone che non capiscono che inveire pubblicamente contro un ministro è reato, facebook cosa fa? NULLA aspettiamo la prima querela e vediamo risultati

    ma chissa perchè in Italia si agisce sempre dopo il morto
    NN vi diro mai chi sono in realta,
    tutti i miei 3D sono orfani, non insistete per farmi rispondere ai 3D aperti da me

  8. #18
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Quote Originariamente inviata da rebelia Visualizza il messaggio
    non so, forse sui social puo' funzionare; qui dentro meno, quante volte abbiamo visto accuse reciproche di trollaggio, quando si trattava semplicemente di posizioni diverse e mancanza di volonta' di riconoscere almeno il beneficio del dubbio all'avversario di quel momento?
    forum e "social" sono effettivamente due luoghi diversi.
    secondo me comunque dipende sempre da come uno si pone nei confronti degli altri e soprattutto con quanta aggressivita' lo fa. per fortuna la lingua italiana permette di esprimere i concetti in molti modi differenti. e' sempre il singolo che decide quale usare.

    Quote Originariamente inviata da rebelia Visualizza il messaggio
    mantenere i polsi fermi: uno dei problemi e' che se ti attaccano, ti fai prendere dall'emotivita', anche perche' di solito ti colpiscono dove fa piu' male, ma l'emotivita' impedisce, secondo me, di rispondere adeguatamente alla controparte; quanto allo smettere, smetti quando hai portato l'altro a incartarsi, ma per farlo serve sangue freddo e buona padronanza della dialettica, appunto (o almeno io la vedo cosi')

    lo scambio via internet ha innegabili vantaggi sotto certi aspetti:
    -scrivendo, ci impieghi almeno il triplo del tempo a dire le cose rispetto al parlato e questo ti permette di pensare a cosa stai scrivendo e soprattutto come lo stai scrivendo.
    -ti permette di rileggere prima di inviare ed eventualmente di renderti conto se effettivamente quello che hai scritto sara' interpretato il piu' possibile fedelmente rispetto a quello che volevi dire.
    -ti permette di cancellare quello che stavi per dire.
    -ti permette di contare fino a 10^n prima di cliccare su <invia>

    io e' sulla base di queste cose che decido se dar retta o meno a quello che leggo, specie se si tratta di riferimenti diretti a me. al limite chiedo o do spiegazioni (se ho tempo e voglia di farlo) e se vedo che il tono del mio interlocutore non accenna a cambiare o, addirittura, peggiora decido cosa fare, anche se, in genere, tendo a liquidare la faccenda con due parole tipo "ok, ciao" o "vabbe', arrivederci".

    che senso avrebbe continuare a "parlare" con qualcuno che lo fa apposta?

    in sostanza sono per la filosofia del "don't feed the trolls"
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  9. #19
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    Ma un troll fa questo oppure dovremmo modificarne la definizione?

    La rete potrà pure chiamarli troll, ma io non concordo assolutamente, questi sono assolutamente altro.

    Quando Amanda Kleinman ha deciso di reagire erano già settimane che gli insulti e le minacce violente le comparivano sullo schermo. Kleinman allora ha scorso le centinaia di messaggi aggressivi che aveva ricevuto, cercando quello che l’aveva disturbata di più.

    Dall’inizio del cosiddetto "Pizzagate” – la teoria del complotto falsa diventata virale che collegava Hillary Clinton a un’inesistente rete di pedofili che usava come base una pizzeria di Washington – i suoi account online erano sommersi.

    Anche Kleinman era stata definita una pedofila, solo perché il suo gruppo musicale si era esibito al ristorante al centro delle accuse false.

    I complottisti avevano pubblicato il suo indirizzo, avevano mandato dei messaggi al suo datore di lavoro e l’avevano minacciata usando parole così vili da non poter essere riportate nemmeno con un eufemismo.

    Aveva chiamato la polizia, parlato con i media e si era sfogata sui social network: ora era arrivato il momento di fare la spia con le madri dei suoi molestatori.


    Con un clic è arrivata sul profilo Facebook del più vile dei suoi molestatori.

    Un altro clic e stava guardando chi erano i suoi amici.

    Pochi minuti dopo ha trovato la donna che stava cercando. «Cara Lamia», le ha scritto Kleinman, «volevo sapere se per caso ha un figlio che si chiama John».

    Per le persone che vengono prese di mira dai troll di internet, spesso la cosa più frustrante è l’assenza di una soluzione chiara.

    Se contrattacchi parlando pubblicamente della tua situazione, è probabile che ti stia rendendo un bersaglio ancora più grande.

    Se te ne stai tranquillo nella speranza che gli stalker online passino oltre, potresti avere o dare la sensazione di aver permesso che ti mettessero a tacere.

    Kleinman si era stancata di essere nella situazione in cui avrebbe avuto la peggio in ogni caso.

    «Non ho mai conosciuto John e mi dispiace moltissimo», ha scritto alla madre del troll, «le sto raccontando tutto questo solo nel caso in cui sia suo figlio. Se è così forse dovrebbe parlargli».
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  10. #20
    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    ah beh, qui il discorso e' piu' allargato allora. pensavo ti riferissi al solo troll, non a quelli che gli vanno dietro. in questo caso e' un po' come per chi abbocca alle varie bufale che circolano, quindi condivido quello che hai detto sulla questione dell' ignoranza.
    si, beh, ci sono i "troll puri" diciamo, quelli che lo fanno principalmente per amore del flame, ma anche tutti gli altri che vanno loro dietro e li' l'educazione - sia intesa come rispetto dell'altro, che come approfondimento degli argomenti e conoscenza del mezzo - e' sicuramente determinante

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