Come scritto da altri, i codici a barre che troviamo sui prodotti contengono una sola informazione cioè il codice dell'articolo. Le altre informazioni come il nome, le dimensioni si trovano in tabelle che vengono lette proprio del codice letto.
Comunque gli articoli prima di essere venduti al pezzo sono in colli che ne contengono diversi. Quei colli spesso hanno anche loro un codice a barre che dà informazioni sul contenuto.
Per esempio c'è il codice EAN del collo (che è diverso del codice del singolo prodotto), la quantità, la data di scadenza, il lotto, etc... Queste informazioni preziose per la tracciabilità sono quindi immesse nel sistema in maniera veloce.
Comunque (bis), queste informazioni devono essere decodificate. Ogni informazione è preceduta da un prefisso che ne indica il significato. Ogni prefisso ha un numero di caratteri fisso o variabile. Ovviamente, da un prefisso non si puo' sapere quanti caratteri ha. E' la specifica EAN o GS1 adesso che lo stabilisce.
Per esempio 014444444444444. 01 è un prefisso fisso. Indica che i 13 caratteri che seguono rappresentano un EAN 13 di valore 4444444444444.
Con 16A451D, 16 è un prefisso variabile. Indica un numero di lotto = A451D. La specifica di questa informazione dice che il valore che segue puo' avere fino a 20 caratteri. Ma siccome non tutti i lotti hanno 20 caratteri bisogna inserire un carattere non stampabile (codice ASCII 29) che rappresenta la fine dell'informazione.
In fine, le informazioni non hanno un posto assegnato in un barcode. Ogni lettore di barcode deve essere capace di interpretare nella stessa maniera 16A451D014444444444444 o 01444444444444416A451D.