non conoscendo esattamente la questione non posso rispondere "dando un parere". ma ho letto, e purtroppo non trovo più l'articolo di riferimento, che il giudice ha così disposto a causa della reiterabilità del reato. quindi credo che la questione sia più complessa delle nostre speculazioni.Originariamente inviata da Linkato
Leggere o non leggere l'articolo in questione non c'entra nulla. Io l'ho letto perché era presente nella cache di Google, confermo che ci sono gli estremi per una diffamazione, ma è un articolo singolo scritto tre anni fa e morto lì (appena 100 visualizzazioni). Non esiste reiterabilità perché poi non si è più parlato di quel medico, bloccare l'intero sito è ridicolo... si blocca la pagina e si procede per diffamazione.
Non si sequestra un intero sito per un articolo singolo, la reiterabilità del reato dovrebbe scattare sempre allora anche per qualsiasi sito perchè non può mai sapere cosa potrebbe accadere... solo che farlo per il Corriere della Sera è un po' dura e un PM sarebbe messo alla berlina, per un sito piccolo è facile comportarsi con leggerezza, tanto non si rischia nulla.
La sensazione è di una incompetenza tecnologica più che giuridica, il sequestro dell'intero sito è una cosa ridicola, da vera Repubblica delle banane...
Primo Ministro Conte: "Sarà un anno bellissimo!"
questa è la tua opinione. ma, come me, hai poche informazioni sulla questione. quindi possiamo solo fantasticare, ma non dare giudizi di merito.
anche perché, non c'è dubbio, la preparazione giuridica di un magistrato è di gran lunga superiore a quella di tutti noi messi assieme (salvo che non ci sia un magistrato tra noi...).
entrando un pochino nel merito...:
be a me non me ne frega un caxxo della loro "libertà di diffamare e arrecare danno".Il medico ha inoltre precisato di avere subito danni professionali in seguito alla pubblicazione dell’articolo, considerato che e’ stata disdetta la prevista partecipazione a convegni e programmi tv. “La visibilita’ dell’articolo e’ connessa alla visibilita’ del mio sito e del mio lavoro – ha aggiunto – con decine di migliaia di followers, ragione che ha consentito all’articolista di ottenere a sua volta notevole visibilita’, posto che attualmente appare nei primi siti visibili tra quelli che si visualizzano indicando il mio nome sul motore di ricerca Google”, ha scritto il dottore nella denuncia.
http://www.saluteatutti.it/fake-news...to-antibufale/
e se qualcuno diffamasse te arrecandoti danno di immagine e sul lavoro (dando per scontato che tu non abbia nulla da rimproverarti)? non vorresti "fargli un mazzo tanto"?
Chiudere un intero sito è ridicolo, se non lo capisci c'è poco da fare.questa è la tua opinione. ma, come me, hai poche informazioni sulla questione. quindi possiamo solo fantasticare, ma non dare giudizi di merito.
anche perché, non c'è dubbio, la preparazione giuridica di un magistrato è di gran lunga superiore a quella di tutti noi messi assieme (salvo che non ci sia un magistrato tra noi...
entrando un pochino nel merito...:
be a me non me ne frega un caxxo della loro "libertà di diffamare e arrecare danno".
e se qualcuno diffamasse te arrecandoti danno di immagine e sul lavoro (dando per scontato che tu non abbia nulla da rimproverarti)? non vorresti "fargli un mazzo tanto"?
Ci sono gli estremi per la diffamazione e l'articolo singolo poteva benissimo essere sospeso/cancellato.
Che diavolo c'entra "fargli un mazzo tanto" con un concetto elementare che chiunque capisce? Ho l'impressione che non leggi...
Ovvio che sia la mia opinione, corroborata dal fatto, però, che nonostante le centinaia di cause di diffamazione per i giornali più importanti, non è mai stato chiusa una intera piattaforma o sequestrato l'intero giornale (questo accadeva negli anni '50).
Se lo capisci questo semplice concetto va bene, sennò pace... per me è un comportamento da Repubblica delle banane...
Ultima modifica di Linkato; 09-04-2018 a 20:58
Primo Ministro Conte: "Sarà un anno bellissimo!"
io so solo di non saperne abbastanza sulla questione, come sono certo che nemmeno tu ne sappia a sufficienza. che ne sappiamo di cosa o cos'altro abbia fatto decidere così il magistrato? ti sarei grato se non usassi queste espressioni nei miei confronti, io con te non lo faccio.
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