esperienza personale quindi vale quel che vale ma voglio raccontarvi una cosa premettendo che secondo me, se proprio si vuole, un cliente si convince, semmai il discorso è chidersi se ne vale la pena.Originariamente inviato da blekm
è la prima volta che mi capita di non riuscire a far ragionare il cliente, speriamo non diventi un abitudine quella di soccombere ai gusti estetici infimi![]()
Una volta ricordo che per un sito di un produttore di profumi ho dovuto tribolare parecchio.
Immaginatevi un negozio lussuosissimo, al centro del centro della capitale, dove si vendono profumi artigianali in bottiglie di vetro fatto a mano con nomi eterei ed altisonanti in lingua latina. Fatto? Bene.
Un giorno fisso un appuntamento e vado a parlare con il cliente.
Beh... mi si para davanti il più trucido dei burini, un mix di coatteria e spavaladaggine da arricchito, con tanto di MG del '65 parcheggiata in doppia fila davanti al negozio.
Per chi avesse presente i film di Verdone, Mario Brega a confronto con sto tizio diventava Il Piccolo Lord.
Dopo avermi accolto, mi dice subito che per lui, sfegatato romanista, non possono esitere altri colori per un sito di profumi che il giallo e il rosso. Il cliente non lesina le parole, e dopo averci chiarito il suo essere nostalgico fascista, palesa l'idea di riempire il sito di centurioni romani, gladii e motti latini.
Lì per lì rabbrividiamo ma per quel periodo, per noi, era un ottimo cliente, uno di quelli che fa curriculum, ottima paga insomma, qualcuno da non farsi scappare.
Certo, un cliente con un quoziente intellettivo di un babuino. Mi ricordo che ci disgustava il solo pensiero di averci a che fare. D'altra parte essendo un cliente per i tempi importante, non volevamo creare qualcosa che poi non avesse potuto far bella figura nel nostro piccolo portfolio.
decidemmo che avremmo convinnto il cliente a suon di bott... ehm bozze... e così fu.
Mi ci volle il doppio del lavoro.
Alla fine il rosso divenne un color marmo bordo' con venature fatte in ps (ricordo i ltempo perso per trovare un tutorial ad hoc..), lo sfondo da "giallobandieradellaroma" divenne un ocra terra disiena (wikipedia non c'era, mi ricordo che gli portai una scansione dell'enciclopedia rizzoli)... insomma una perdita di tempo infinita ma estrema soddisfazione mia e del cliente.
Alla fine il sito è finito nel portfolio, io con le ore che ho lavorato ci ho rimesso di sicuro.
Se nel periodo equivalente andavo a pulire le scale e gli androni dei palazzi guadagnavo di più.
Ma si sa agli inizi bisogna farsi conoscere, e bisogna fare esperienza. Ma la cosa che mi fece rattristare maggiormente fu che neanche sei mesi dopo il cliente si era fatto fare un sito completamente in flash (allora appena arrivato sul web) ovviamente tutto giallorosso.
In conclusione, da questa esperienza ho capito che esisteono 3 regole fondamentali da tenere in considerazione prima di accettare lavori del genere:
1) se il cliente paga puo' volere, ed ha anche il diritto di vedere realizzato, quello ha in mente.
2) che combatterci oltre un certo limite è controproducente, in termini economici soprattutto.
3) che se il sito "orrendo" non glielo fai tu glielo fa la concorrenza
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