Consolati, chi avrebbe dovuto insegnare a noialtri il C++ sapeva bene probabilmente il Fortran 77, doveva ripassarsi la sintassi dei template nell'intervallo e nella prima lezione non ricordava se era "cin>>a" o "cin>>&a".
Esattamente quello che ho visto... ok fighissimo che il linguaggio non ti "cristallizza" i costruttori, ma capperi, almeno concordate tutti se è nomeclasse::new(), nomeclasse() o qualcos'altro ancora.Per quanto riguarda lua, non posso confermare che la mancanza di convenzioni sia un problema. Più che altro perché, essendo la libreria standard limitata, ogni volta che cerchi una libreria "preconfezionata" su internet devi spendere il triplo del tempo per capirne la struttura.
Gli altri devono morire.Gli indici che iniziano da 1 danno molto fastidio a quelli del mestiere, per gli altri sono manna dal cielo![]()
Dijkstra ha dimostrato conclusivamente che gli indici a base 0 e i range semi-aperti [0, length) sono la Cosa Giusta™, tutto il resto è fuffa.
(che poi, in generale in nel Lua attuale ci sono concetti ben più complicati da capire degli indici a base zero - che so, le coroutine, le magie delle closures, ... - mi sembra più un accidente storico che altro il fatto che sia rimasta questa odiosa peculiarità).
Sì, quando ho visto come usa closures+metatables per costruire la OOP mi sono quasi emozionatoPenso che in ogni caso in quanto a flessibilità rimanga uno dei miei linguaggi preferiti.è raro vedere un linguaggio che ti dà strumenti semplici ma sufficientemente potenti per costruire qualunque cosa in maniera così pulita.
Fortunatamente no.LOL cioè, no, sul serio, non ho parole per esprimermi su quel codice. Tiene il corso di Algoritmi?![]()




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