Originariamente inviato da GagliardiD
Il concetto che un vps sia più sicuro di un hosting condiviso a mio avviso è opinabile, se gli ambienti di un servizio condiviso sono ben configurati ed isolati problemi non ce ne sono, al tempo stesso anche un vps dev'essere ben configurato per evitare di essere facilmente "bucabile".
Dipende dalla tecnologia di virtualizzazione. Soluzioni di paravirtualizzazione o virtualizzazione completa di classe enterprise (VMware ESX/ESXi o Xen) offrono un isolamento completo della macchina virtuale, con un grado di protezione paragonabile ad una macchina fisica.

Per quanto riguarda l'hosting condiviso, se avessi una monetina per ogni volta che ho sentito parlare o letto della compromissione della sicurezza di un intero ambiente di shared hosting a causa di una vulnerabilità su un singolo virtual host, potrei comprarmi un intero datacenter (o quasi).

Banalmente, un sistemista dell'ISP con privilegi di root, in grado di accedere alla macchina per aggiungere o rimuovere virtual-host, ha un accesso illimitato ai tuoi dati. In un ambiente virtualizzato con hypervisor, le credenziali di accesso possono essere tenute segrete all'ISP, e con la crittazione del filesystem il livello di sicurezza dei dati e' ancora maggiore.

Di fatto, in un ambiente virtualizzato le risorse vengono gestite dall'Hypervisor, che può garantirle se il contratto lo prevede, mentre le macchine virtuali possono comunicare solo tramite virtual switch in una vlan. Il grado di sicurezza e' di svariati ordini di grandezza superiori rispetto al classico shared hosting.

Oltre alla questione della sicurezza, una singola macchina virtuale, con risorse ridotte in partenza, ha un costo complessivo di gran lunga minore a una macchina fisica.