Da quello che ho letto in giro ho appreso che l'accusa di evasione fiscale a d&g per 400 milioni di euro è decaduta, e sono stati assolti nel merito "perchè il fatto non sussiste".

Tuttavia, una precedente sanzione fiscale legata a quell'ipotesi è rimasta aperta a loro carico, per un totale di oltre 400 milioni di euro di multa. E questo lo trovo scorretto da parte dello Stato che come spesso capita ha il braccio destro che non sa cosa fa quello sinistro ed entrambi sono scollegati dalla testa pensante.

Premesso ciò, va detto che rimane invece a loro carico, con sentenza di primo grado, l'accusa di elusione fiscale per altri 40 milioni di euro relativi ad una società del gruppo amministrata non direttamente da loro (quindi comunque sono stati ritenuti colpevoli di qualcosa, ma per entità molto inferiori e con responsabilità meno dirette).

Tuttavia, appunto, in primo grado sono stati ritenuti comunque colpevoli di una parte delle accuse.

E questi sono i fatti.

Detto ciò, credo che la polemica del comune di Milano sia ad oggi piuttosto sterile e negativa.

1. È una condanna che non è ancora definitiva, e per di più l'accusa più grave è persino decaduta.

2. L'azienda d&g fa lavorare migliaia e migliaia di persone, quindi non vedo perchè penalizzare l'azienda in quanto tale, invece che i soli responsabili dell'eventuale reato ascrivibile.
In altre parole non ha senso negare all'azienda d&g il tale spazio espositivo, semmai avrebbe senso sanzionare a termine di legge i signori Dolce e Gabbana per tot milioni di euro, eventualmente esautorarli dalla direzione aziendale, piuttosto che incarcerarli o qualsiasi altra pena sia prevista dal nostro codice penale per i reati a loro contestati.

3. Ciò dovrebbe avvenire solo dopo il terzo grado di giudizio.

4. Un istituzione come il Comune, non dovrebbe trarre conclusioni affrettate su una sentenza di primo grado, quando il nostro ordinamento è incardinato su una logica fondata sui tre gradi di giudizio. Dovrebbe essere in altri termini più garantista verso un cittadino che si trova ancora a metà del guado dell'iter giudiziario.


Ps. Tra l'altro i politici sono i primi a invocare il garantismo quando sono loro a finire condannati in primo grado... (E io sono dell'idea che visto il ruolo che ricopre un politico, dovrebbe invece sospendersi dall'incarico. Cosa che un cittadino comune non penso sia tenuto a fare, visto che non amministra la cosa pubblica. Ma questo è un altro discorso).