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  1. #1
    Utente di HTML.it
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    [Consiglio] Che linguaggio studiare dopo il C?

    Ciao a tutti, vi spiego la mia situazione: sono un liceale quasi prossimo all'università, puntavo a qualcosa sul settore ingegneria/IT, dalle medie mi interesso di programmazione e più o meno costantemente negli ultimi anni ho studiacchiato il Python e studiato seriamente C, ovviamente non a livelli estremi ma ho finito il manuale di Deitel&Deitel e mi ritengo soddisfatto delle conoscenze acquisite con il libro e con la pratica, molti buoni consigli mi sono stati anche su questo forum!
    Adesso però avrei intenzione di cambiare linguaggio e passare a qualcosa di magari un po' più utile in ambito lavorativo e stavo valutando come alternative il C++ oppure il Java.
    Eventualmente potrei approfondire del tutto il C, però non so su che testo studiare..
    Potreste darmi qualche consiglio sul mio dubbio? Grazie in anticipo

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Scara95
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    Dipende da che settore ti interessa poi...
    Ampi sbocchi lavorativi ne ha pure il python comunque...
    Anzi è molto utile!
    "Quid enim est, quod contra vim sine vi fieri possit?" - Cicerone, Ad Familiares

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da Scara95 Visualizza il messaggio
    Dipende da che settore ti interessa poi...
    Ampi sbocchi lavorativi ne ha pure il python comunque...
    Anzi è molto utile!
    Personalmente mi interessa un qualcosa che ha a che fare con i sistemi e magari la robotica, quindi li presumo vadano bene linguaggi di basso livello come il C...
    Però da quanto ho visto in giro, Java è molto più richiesto in giro, insieme ai linguaggi per il web, viste le tendenze

  4. #4
    Utente di HTML.it
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    i robot, caso automazione industriale, usano uno pseudo linguaggiosviluppato apposta e solitamente non il C.
    Requisito imprtante è la capacità di "problem solving" non conoscere più linguaggi possibili, quelli si imparano all'occorrenza; un informatico si adatta a qualunque linguaggio senza problemi.

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di Scara95
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    Potresti condurre uno studio dualizzato:
    Continuare ad approfondire il C e studiare un linguaggio ad alto livello che vada bene per più o meno tutto il resto...
    Oppure accontentarti di un solo settore e studiare approfonditamente quello...
    Se ti accontenti di limitarti a windows C# potrebbe essere una buona scelta:
    • più campi di applicazione
    • buone librerie
    • sintassi da diabete

    E contemporaneamente approfondire il C
    "Quid enim est, quod contra vim sine vi fieri possit?" - Cicerone, Ad Familiares

  6. #6
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da Scara95 Visualizza il messaggio
    Potresti condurre uno studio dualizzato:
    Continuare ad approfondire il C e studiare un linguaggio ad alto livello che vada bene per più o meno tutto il resto...
    Oppure accontentarti di un solo settore e studiare approfonditamente quello...
    Se ti accontenti di limitarti a windows C# potrebbe essere una buona scelta:
    • più campi di applicazione
    • buone librerie
    • sintassi da diabete

    E contemporaneamente approfondire il C
    Non mi limiterei a windows, adesso perlomeno sono su linux che mi diletto con il development android per divertimento quindi vorrei essere quanto più indipendente possibile dalla piattaforma.
    In caso quindi potrei scegliere di continuare ad approfondire il C e studiarmi Java nel frattempo? Riesci a consigliarmi dei libri che fanno a caso mio? anche in inglese?

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da glukosio Visualizza il messaggio
    Però da quanto ho visto in giro, Java è molto più richiesto in giro, insieme ai linguaggi per il web, viste le tendenze
    Già, ma proprio per questo ci devi stare alla larga.
    Almeno in Italia, l'elevata richiesta di programmatori Java da parte delle aziende fa sì che sia elevata anche l'offerta, cioè ci sono molti sviluppatori che si formano in Java sicuri del fatto che, così facendo, troveranno più facilmente lavoro. Questo da una parte è vero, ma dall'altra causa un problema da non trascurare: la qualità media delle posizioni professionali offerte dalle aziende agli sviluppatori Java (più tutta una serie di tecnologie web varie) è decisamente bassa. Gli orari di lavoro sono spesso allucinanti, le paghe molto basse (in proporzione all'effort richiesto), i progetti troppo inutilmente complessi non per i contenuti ma per l'accozzaglia di rifiuti tecnologici impiegati per realizzarli. E costruirsi competenze sul linguaggio superiori alla media non ti aiuterà: per quanto tu possa essere bravo, nella stragrande maggioranza dei casi le aziende non cercano James Gosling, cercano javettieri della domenica da sfruttare il più possibile per progetti di 4 soldi, quindi anche se sei il dio pagano di Java non potrai pretendere nulla di più di quello che spetta a tutti gli altri, perché le aziende di null'altro hanno bisogno. Sarebbe come vendere una Ferrari ad una famiglia che cerca un'utilitaria usata per muoversi in città, non volendo spendere più di 5-6000 euro: puoi anche riuscirci, ma a patto di svendere la tua Ferrari per così pochi soldi.
    Poi vabbè, c'è sempre qualche eccezione, ma sono le classiche eccezioni che confermano la regola.
    Al contrario, formarti su linguaggi e tecnologie più elitarie (come Python), riservate a poche realtà di nicchia (sempre qui in Italia), ti renderà sì meno appetibile sul mercato del lavoro, ma le minori offerte disponibili saranno di qualità sicuramente superiore. Poi certo, il mondo dell'IT in Italia è abbastanza infame comunque, quali che siano le tecnologie che studi e padroneggi, ma sempre meglio che entrare nel calderone sterminato dei javettieri e dei webettieri vari.
    every day above ground is a good one

  8. #8
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da YuYevon Visualizza il messaggio
    Già, ma proprio per questo ci devi stare alla larga.
    Almeno in Italia, l'elevata richiesta di programmatori Java da parte delle aziende fa sì che sia elevata anche l'offerta, cioè ci sono molti sviluppatori che si formano in Java sicuri del fatto che, così facendo, troveranno più facilmente lavoro. Questo da una parte è vero, ma dall'altra causa un problema da non trascurare: la qualità media delle posizioni professionali offerte dalle aziende agli sviluppatori Java (più tutta una serie di tecnologie web varie) è decisamente bassa. Gli orari di lavoro sono spesso allucinanti, le paghe molto basse (in proporzione all'effort richiesto), i progetti troppo inutilmente complessi non per i contenuti ma per l'accozzaglia di rifiuti tecnologici impiegati per realizzarli. E costruirsi competenze sul linguaggio superiori alla media non ti aiuterà: per quanto tu possa essere bravo, nella stragrande maggioranza dei casi le aziende non cercano James Gosling, cercano javettieri della domenica da sfruttare il più possibile per progetti di 4 soldi, quindi anche se sei il dio pagano di Java non potrai pretendere nulla di più di quello che spetta a tutti gli altri, perché le aziende di null'altro hanno bisogno. Sarebbe come vendere una Ferrari ad una famiglia che cerca un'utilitaria usata per muoversi in città, non volendo spendere più di 5-6000 euro: puoi anche riuscirci, ma a patto di svendere la tua Ferrari per così pochi soldi.
    Poi vabbè, c'è sempre qualche eccezione, ma sono le classiche eccezioni che confermano la regola.
    Al contrario, formarti su linguaggi e tecnologie più elitarie (come Python), riservate a poche realtà di nicchia (sempre qui in Italia), ti renderà sì meno appetibile sul mercato del lavoro, ma le minori offerte disponibili saranno di qualità sicuramente superiore. Poi certo, il mondo dell'IT in Italia è abbastanza infame comunque, quali che siano le tecnologie che studi e padroneggi, ma sempre meglio che entrare nel calderone sterminato dei javettieri e dei webettieri vari.
    Grazie mille dei tuoi consigli, hai ragione su tutto, non avevo considerato questo fattore! In Italia il settore non è molto appetibile, infatti anche per l'università cerco di uscire dal Bel Paese per andare ad esempio in Germania, dove ultimamente stanno investendo parecchio sull'IT

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