Non vederla come una cosa maschilista, non condivido il pensiero sto solo cercando di analizzare i fatti:
Se discriminassi una persona dal solo colore della pelle allora sto davvero basando la mia scelta su soli preconcetti. E già qui non mi pare che ci siano le quote per far assumere gli stranieri, comunque non è qui che voglio andare a parare.
Se il problema per cui non si assume una donna è che può andare in maternità da un momento all'altro, a me sembra un problema REALE e non immaginario. Se tu hai casa che si sta allagando, ti arriva un idraulica che ti blocca la falla e poi non ti finisce il lavoro perchè va in maternità, tu ne saresti felice ?
In tutto questo è lo stato che deve cercare di far si che "una donna che rimane in maternità" di fatti non crei problemi più di un uomo che ha un figlio. E come lo fa? Obbligando le aziende ad assumerne un certo numero? Mi pare una cazzata che fa solo odiare di più la categoria perchè "le devi assumere a forza". Facessero che se la donna va in maternità allora l'uomo va in paternità per ugual periodo (che non sarebbe nemmeno una cosa insensata vista la difficoltà di prendersi cura di un bambino nei primi periodi) a questo punto si avrebbe lo stesso rischio ad assumere un uomo o una donna.
Comunque probabilmente ti riferisci ad altri campi lavorativi, o in generale, ma nell'informatica, almeno nel mio ambiente, non è affatto vero che ci sono molte più laureate donne, ma proprio per nulla. E tra quelle che si laureano non sono tutte dei super geni, ci sono anche li le brave e le cattive. Se fai una quota rosa per le aziende in informatica signnifica praticamente che tutte le donne, studiose o meno, le vai ad assumere visto che le donne laureate in questo campo sono molto ma moolto meno degli uomini.