anni fa mia figlia voleva a tutti i costi un animaletto, cosi' le proponemmo di prendere un canarino per rendersi conto di cosa volesse dire accudire un animaletto; lo fece per un po' di mesi, forse un anno, poi come da copione si stufo' (e per fortuna capi' che non era un giocattolo e non ci chiese altri animali) e me ne occupai io
gli comprai una gabbia adatta a piu' uccellini perche' avesse piu' spazio, gli mettevo il bagnetto appeso fresco tutti i giorni, gli compravo il grano con la frutta e lo mettevo davanti alla finestra aperta (abito in un posto tranquillo e non inquinato) non appena c'era un filo di sole, gli avevo preparato un telo di stoffa per coprire la gabbia la sera in modo che potesse riposare e, se d'inverno rientravo a quando gia' era buio, gli lasciavo la luce accesa in modo che non si addormentasse prima che fossimo rientrati per cena e tutto il resto
l'ho sempre considerato il minimo sindacale
detto cio', negli 8 anni in cui ha vissuto mi e' capitato spessissimo di pensare che mi faceva una pena infinita, in quella gabbietta ed e' stato brutto sapere che comunque se l'avessi liberato, non sarebbe stato in grado di sopravvivere la' fuori, nessun accudimento materiale mi e' pesato tanto quanto questo pensiero e mi sono detta mai piu', non voglio mai piu' avere un animale in gabbia, non un pesce, non un uccellino, non un criceto: ho gia' dato



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