Quote Originariamente inviata da rebelia Visualizza il messaggio
perche' si attengono al detto "paese che vai, usanza che trovi"?

secondo me scaricare la colpa sulla politica e' lavarsene le mani: la fila rispettata, il terreno agricolo non convertito, l'autorita' dell'insegnante accettata, la cartaccia tenuta in tasca anziche' buttata a terra non dipendono dalla politica, dipendono dal singolo

mentre per tornare in topic, dovremmo accettare prima o poi che non possiamo avere il 100% di quel che ci aspettiamo, perche' vorrebbe dire che qualcun altro ha molto meno: dovremmo accettare - non perche' ce lo impongono, ma perche' siamo adulti consapevoli - che la giusta misura e' il 75% a noi il 75% all'altro e il 75% all'altro ancora (inteso come quantita' di richieste soddisfatte e non come somma totale); cercare di vedere le cose anche dalla parte dell'altro secondo me sarebbe un primo passo utile

Appunto "paese che vai, usanza che trovi"... quindi non sono solo io "singolo" ma l'ambiente che mi circonda che mi condiziona

io non scarico la colpa sulla politica, indico il mitivo per cui colpe dei singoli (uguali in tutto il mondo) vengono amplificate o attenuate dall'ambiente in cui vivono. Ci sono studi scientifici a riguardo, non è che è una mia balzana teoria.
Lo stesso uomo con la dispensa piena di cibo si comporta in modo diverso e più egoista se ce l'ha mezza vuota e in svuotamento verticale. Ancora più egoista se lo svuotamento è dovuto al furto altrui e alla mancanza di tutele da parte di chi dovrebbe garantirle. E di più: dove ci sono poche garanzie e molte vessazioni, ogni piccolo vantaggio va difeso coi denti. Dove la legge non viene applicata, è più facile che sempre più persone la infrangano. Le stesse che invece le rispettano dove il trasgredirle comporterebbe delle conseguenze negative.

Quindi per migliorare il singolo (tutto si riconduce a lui, come ben fai notare anche tu) occorre dare delle regole alla collettività: regole eque e che vanno fatte rispettare. È il motivo per cui esiste la politica.

Il discorso sul 100% o 75% è più complesso. Io credo che ci siano "caste" che in effetti dovrebbero fare tali sacrifici. Altre che non solo non dovrebbero subire tagli, ma meriterebbero di avere di più. (Se vogliamo chiamare "casta" qualsiasi insieme omogeneo di cittadini che per qualche motivo beneficiano anche di qualche privilegio, fra le tante vessazioni).