Eh no! Sta al Prof. Di Bella rendere noti tali dati. La sperimentazione viene dopo che il ricercatore ha condotto le sue ricerche e ha resto noti i suoi risultati.
Se il Prof. Di Bella rendesse pubblici i risultati delle sue ricerche, si potrebbe valutare se passare ad una sperimentazione (fatta bene, questa volta).
Rendere pubblici i risultati non significa mettersi davanti ad un microfono e dire: "ho guarito migliaia di persone, la mia terapia funziona!". Significa prendere le migliaia di cartelle cliniche dei propri pazienti e renderle pubblica in forma anonima (togliendo cioè i nomi dei pazienti). Le cartelle cliniche devono essere corredate dagli esami medici circostanziati con le diagnosi degli specialisti che li hanno effettuati, con le terapie prescritte e con gli esami medici circostanziati e le diagnosi degli specialisti che li hanno effettuati che confermano la regressione della malattia e in quale misura.
Dopo, e solo dopo questo passaggio scientifico obbligato è possibile valutare l'opportunità o meno di effettuare una sperimentazione.
Il punto è: se il Prof. Di Bella sostiene di aver curato migliaia di malati incurabili, perchè diamine non rende pubbliche tutte le cartelle cliniche dei suoi pazienti (in forma anonima)?