Quote Originariamente inviata da spimi99 Visualizza il messaggio
Sono nato povero. Mio padre era un operaio generico e mia madre gestiva un microscopico podere agricolo. I nostri genitori hanno cercato di non far mai mancare l'indispensabile a me e a mia sorella, con grandissimi sacrifici sono riusciti a farci laureare entrambi. Purtroppo niente vacanze estive e nessun vestito di grido. Per decenni molte persone mi hanno fatto vergognare di questa condizione, tanto che ho sempre cercato di tenerla il più possibile nascosta. Adesso ho 48 anni e lavoro in un ufficio in cui i colleghi sono cresciuti in famiglie borhesi di professionisti. Ebbene alla soglia dei 50 anni cercano ancora di farmi vergognare per le mie origini. E allorami chiedo: che colpa si ha nell'essere nati poveri?
ho tre anni piu' di te, sono nata in una famiglia molto simile alla tua, un fratello, mai vacanze in famiglia (giusto la colonia un paio d'anni, poi appena possibile a far la stagione a cortina), spesso abiti smessi dai cugini piu' grandi o cuciti da mia mamma, ma giuro che non una sola volta nella vita mi sono posta il problema delle mie origini, delle quali invece vado fiera (ho passato pomeriggi interi a farmi raccontare dai miei "com'era una volta"): forse ti basta semplicemente cambiare atteggiamento e comunque a 48 anni sei quel che hai scelto di essere, indipendentemente dai tuoi

edit: i miei nonni erano contadini, carbonai, falegnami, mia mamma aveva una piccola merceria e mio papa' ha lavorato nell'edilizia tutta la vita, prima come muratore, poi da artigiano, ma sai cosa mi porto dietro di tutti loro? che erano/sono persone in gamba, che si sono sempre ingegnati, che hanno cercato di crescere i figli in modo retto e onesto e che non si sono arresi mai... come potrei non essere orgogliosa delle mie origini!?