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  1. #1
    Moderatore di Windows e software L'avatar di URANIO
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    Quote Originariamente inviata da Cantalupe Visualizza il messaggio
    Ritengo che l'onestà paghi sempre. E poi credo che non ci sia niente di male a chiedere un compenso quando si stia lavorando per offrire un servizio. Non credi anche tu?
    L'onestà non rientra nel marketing
    Il problema è che è un gatto che si morde la coda, se metti le pubblicità, la cosa "infastidisce" e fa diminuire gli utenti, se ci sono pochi utenti hai minori entrate e quindi devi aumentare la pubblicità, e così via.
    Se metti pubblicità ora guadagnerai 1 euro al mese se va bene (che te ne fai).

    Lo scopo è arrivare ad un certo numero di utenze che ti permettano di avere maggiori entrate senza mettere troppa pubblicità (una volta avviato gli utenti rimangono).

  2. #2

    Sondaggio di marketing

    Quote Originariamente inviata da URANIO Visualizza il messaggio
    L'onestà non rientra nel marketing
    [Qua nel frattempo si lavora... ]
    Ci ho pensato bene, e secondo me (con le dovute riserve ) hai ragione tu : nelle F.A.Q. ho tolto ogni riferimento a una possibile monetizzazione dei servizi in futuro, anche se ho lasciato il vecchio testo "Typick è appena nato nell'aprile del 2021 e, come per tutti i nuovi siti, ha bisogno di attraversare la sua fase promozionale per acquisire popolarità e visibilità. Pertanto, allo stato attuale tutti i suoi servizi e le sue funzionalità sono realmente gratis", ché dice e non dice...

    Adesso, però, chiedo un'opinione a te e a tutti quelli che vorranno rispondere:

    Se fossi tu a decidere, per quale opzione opteresti?

    1)
    da un certo punto (facciamo dopo un anno), si pagherà un abbonamento (che servirà a liberalizzare le limitazioni di alcune funzionalità) per, diciamo, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 1 anno e "a vita", concedendo quest'ultimo agli utenti già iscritti da prima;

    2)
    da un certo punto (facciamo dopo un anno), si pagherà un abbonamento (che servirà a liberalizzare le limitazioni di alcune funzionalità) per, diciamo, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 1 anno e "a vita", concedendo agli utenti già iscritti da prima una proproga FREE di 1 anno;

    3)
    da un certo punto (facciamo dopo un anno), si pagherà un abbonamento (che servirà a liberalizzare le limitazioni di alcune funzionalità) per, diciamo, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 1 anno e "a vita", chiedendo le sottoscrizioni anche agli utenti già iscritti;

    4)
    altra possibile soluzione.

    Grazie in anticipo.

  3. #3
    Ueh, non litigate!


    Dunque, la mia risposta è che Typick fa lo stesso che fanno (dovrebbero fare) gli altri siti di incontri, con la differenza che:

    1. la sua attività non persegue fini di lucro;

    2. ... e se anche Typick pretendesse un compenso, lo farebbe per farsi retribuire (comprensibilmente) un servizio (ben fatto e onesto) e non l'esposizione diretta di persone al mercato;

    3. Typick non si avvale dell'aggancio a catene di backlink ad-hoc o a circuiti produttori seriali di siti truffa;
    come per esempio DatingFactory: faccio notare che questa ormai famigerata organizzazione approfitta della carenza di adeguati controlli di Google per ottenere clic ai propri siti: infatti, persino dalla SERP di "DatingFactory truffa" si ottengono risultati che nella descrizione accennano pure a una possibile truffa (i contenuti possono essere visualizzati cliccando su "versione cache", la freccetta accanto a ciascun URL) ma che fanno redirect a siti che appaiono a dir poco inaffidabili, per usare un eufemismo; alla faccia delle linee guida di Google;

    4. lo stesso Meetic (per citarne uno fra i tanti popolari), se approfondito, mostra incongruenze tollerate (spero inconsapevolmente) da Google: per esempio, sebbene nelle sue condizioni d'uso proibisca la registrazione ai minori di 18 anni (2.1 Procedura e condizioni di accesso e registrazione ai Servizi), è possibile verificare che (a tutt'oggi) nel suo codice sorgente compare un marcatore che dichiara che non ci sono restrizioni di età ("agerestriction":false);

    5. molti siti di incontri affermano di non essere responsabili per la presenza di profili fake ritenuti freelance, ma non adottano né misure preventive né azioni di controllo su quelli, probabilmente valutandone una certa utilità.


    In conclusione, sono sicuro che una così elevata spinta alla discussione su Typick sia verosimilmente legata al fatto di essersi dichiarato "sito di incontri", perché se si fosse detto (nemmeno "social network" ma) "luogo virtuale per cazzeggiare con nuove persone" non avrebbe destato interesse né nei motori di ricerca (e mannaggia la SEO!) né qua (con tutto il rispetto, la simpatia e la gratitudine a chiunque abbia espresso la propria opinione [ti voglio bene, Roby... ]).




    P. s.: rilancio il sondaggio:
    Quote Originariamente inviata da Cantalupe Visualizza il messaggio
    Se fossi tu a decidere, per quale opzione opteresti?
    Ultima modifica di Cantalupe; 30-04-2021 a 10:34

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