Onestamente, non penso sia un problema di "indiani" o di "italiani": chi si rivolge a certi fornitori di servizi a costo stracciato ignora o non vuole rendersi conto che dietro quel prezzo si cela (ovviamente) una assoluta mancanza di capacità, professionalità e/o competenza, spesso presenti tutte assieme.
Benché magari in alcuni paesi, visto l'elevato numero di persone presenti come nel caso della Cina o dell'India, questa prassi magari sia più diffusa (proprio per il numero di persone che si possono impiegare e per le condizioni che rendono in qualche modo "irrinunciabile" il lavorare a determinate condizioni non proprio favorevoli), non è la nazionalità a stabilire la qualità del servizio, quanto la tipologia di servizio stesso che stai cercando, che magari sai essere già in partenza scadente (perché ne hai tutti i segnali).
La cosa più preoccupante è quanto si considera lo sviluppo software come un lavoro di "bassa manovalanza" o realizzabile senza una adeguata formazione in merito, e quindi più di un imprenditore/imprenditrice affida ad aziende di questo tipo l'attività pensando che porti gli stessi benefici (solo economici, in questo caso) che percepisce nel fare la stessa cosa per altre mansioni (es. cucire vestiti), legate più a un lavoro di manualità.
Insomma, manca una cultura e una percezione reale riguardo il mondo dello sviluppo software, e questi episodi a volte sono un effetto (anche) di questi aspetti.

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