Per restare ai giorni nostri, Pessotto e Di Bartolomei, a detta di tutti persone molto sensibili e di buona cultura, al di fuori dello stereotipo del calciatore un pò ignorante che pensa solo a giocare e alle belle donne.
Nei secoli tantissimi poeti,pittori, artisti in genere.
Possibile che il suicidio sia spesso la fase acuta di una sensibilità estrema e non il gesto di una mente malata (nel senso medico del termine) ? Un modo per concludere in bellezza, con un gesto estremo, la propria esistenza ? Il colpo di teatro che chiude lo spettacolo ? Il picco sublime della propria sensibilità verso il mondo ?
E' un tema che mi ha sempre affascinato e che, se ne avete voglia, mi piacerebbe approfondire con voi.