qualcuno sa a chi è dedicata la canzone "l'uomo del secolo" dell'ultimo album dei baustelle, la posto magari aiuta qualcuno:

All’epoca mia venivi al mondo
e la libertà non esisteva
E la Prima Guerra era finita
Fiume era già stata conquistata
Alle scuole elementari c’era poco da scherzare
Si rideva e si ballava solo per la mietitura
All’epoca mia il telefono non c’era
Mi arruolarono
Era quasi primavera
E le radio ci trasmettevano canti di paura
Da cantare quando è sera
Quindi disertai
Era il ’43
Ed eccomi qui: un vegetale
Cento anni non portati male
Lascio il mondo che mi ha maltrattato
Me ne vado, mi sono stufato
Vi ho voluto bene, adesso vado
Sono stato un comunista
Avevo un sogno, una speranza
Arrivederci, amore. Addio.
All’epoca mia non usavi il cellulare
Mi arruolarono
Non si stava così male
Ma le radio ci trasmettevano
canti di paura da cantare quando è sera
Quindi me ne andai. Era il ’43.
poi magari non è dedicata a nessuno. Però questa sempre dei baustelle secondo me è dedicata a Anna Laura Braghetti, ma forse mi sbaglio perchè in rete non trovo nulla

E’ difficile resistere al Mercato, amore mio
Di conseguenza andiamo in cerca
di rivoluzioni e vena artistica
Per questo le avanguardie erano ok,
almeno fino al ’66
Ma ormai la fine va da sé
E’ inevitabile
Anna pensa di soccombere al Mercato
Non lo sa perché si è laureata
Anni fa credeva nella lotta,
adesso sta paralizzata in strada
Finge di essere morta
Scrive con lo spray sui muri
che la catastrofe è inevitabile

Vede la fine in metropolitana,
nella puttana che le si siede a fianco
Nel tizio stanco
Nella sua borsa di Dior
Legge la Fine nei saccchi dei cinesi
Nei giorni spesi al centro commerciale
Nel sesso orale, nel suo non eccitarla più
Vede la Fine in me che vendo dischi
in questo modo orrendo
Vede i titoli di coda nella Casa e nella Libertà

E’ difficile resistere al Mercato, Anna lo sa
Un tempo aveva un sogno stupido:
un nucleo armato terroristico
Adesso è un corpo fragile
che sa d’essere morto e sogna l’Africa.
Strafatta, compone poesie sulla Catastrofe

Vede la fine in metropolitana,
nella puttana che le si siede a fianco
Nel tizio stanco
Nella sua borsa di Dior
Muore il Mercato per autoconsunzione
Non è peccato, e non è Marx & Engels.
E’ l’estinzione, è un ragazzino in agonia.
Vede la Fine in me che spendo soldi
e tempo in un Nintendo
dentro il bar della stazione
e da anni non la chiamo più.