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Discussione: Arch & GENTOO

  1. #1

    Arch & GENTOO

    Ciao!!!
    Ho intenzione di installare arch e gentoo insieme sullo stesso pc!!!
    Volevo sapere come era meglio organizzare le partizioni dell'hard disk, e se conviene installare il boot su una partizione a parte in modo da avere il boot visibile dai due sistemi! E inoltre vorrei avere la stessa home tra i due sistemi , io pensavo di organizarlo cosi :

    1° Partizione : BOOT : 50 MB;
    2° Partizione : ARCH : xxxxMB
    3° Partizione : HOME : xxxxMB
    4° Partizone : SWAP : 512MB
    5° Partizione : GENTOO : xxxMB

    Per il boot bastano 50MB???

  2. #2
    Utente di HTML.it
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    Cosi' a pelle una partizione di boot condivisa non mi sembra una buona idea. A parte che la procedura di installazione credo forzi la formattazione delle partizioni non home (fedora almeno mi pare faccia cosi'), i due sistemi potrebbero usare nomi uguali per file utilizzati diversamente.
    Secondo me la partizione di boot condivisa te la dovresti creare a mano, e a quel punto rinunciare agli aggiornamenti del kernel via gestore pacchetti.
    Alternativamente crei una partizione di boot gestita esclusivamente da uno dei due sistemi; il secondo lo installi senza partizione separata e copi i files necessari per il boot nella partizione separata. Una modifichina a mano al file di configurazione del bootloader del primo sistema e dovresti essere a posto...

  3. #3
    Quindi tu dici installi un sistema con il boot e poi dopo l'altro senza il boot e aggiorni i file di configurazione nella prima partizione!!!

    Si ma se per puro caso devo formattare il primo sistema, il secondo non si avvia finché non installo un altro boot manager, invece nel modo che dico io non si presenta questo problema....

  4. #4
    Secondo meti conviene fare una partizione per gentoo una per arch e una swap, basta. Almeno non ti incasini con la home in comune, ti tieni i file di grub in una delle due distro, e se dovessi disinstallare , reinstallerai grub, tanto non è un gran lavoro.
    "L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino di dieci passi, e si allontana di dieci passi. E allora, a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare."
    Eduardo Galeano
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  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di lion1810
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    quoto peretta. Così se incasini uno ti rimane l'altro pulito

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di alexmaz
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    Anche io eviterei la home in comune, molti file di configurazione di applicazioni finisco li, per esempio nella mia home

    codice:
    alex@gentoo2008 ~ $ ls -a
    .              .dbus            .gnupg           .recently-used.xbel
    ..             .dmrc            .gstreamer-0.10  .ssh
    .ICEauthority  .evolution       .icons           .themes
    .Xauthority    .fontconfig      .macromedia      .thumbnails
    .adobe         .gconf           .metacity        .xinitrc
    .bash_history  .gconfd          .mozilla         .xsession-errors
    .bash_logout   .gimp-2.4        .nautilus        Desktop
    .bash_profile  .gksu.lock       .ooo3            XFiDrv_Linux_Public_US_1.00
    .bashrc        .gnome2          .purple
    .config        .gnome2_private  .recently-used
    alex@gentoo2008 ~ $
    The individual has always had to struggle to keep from being overwhelmed by the tribe. If you try it, you will be lonely often, and sometimes frightened. But no price is too high to pay for the privilege of owning yourself.

  7. #7
    ok!!! Quindi la home in comune e meglio evitarla!! Posso sempre creare una partizione diversa che ho in comune tra i due sistemi....

    Ma per quanto riguarda il boot a me non sembra un idea cosi brutta??? O comporta particolari problem???

  8. #8
    Moderatore di Linux e software L'avatar di francofait
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    grub su mbr dipende sempre e comunque dalla distrubuzione con la quale lo si genera.
    Ogni distro sua ospite con il proprio bootloader sulla propria partizione d' avvio e definire i menu delle distribuzioni ospiti utilizzando il formato breve


    timeout 10
    color black/cyan yellow/cyan
    gfxmenu (hd0,5)/boot/gfxmenu
    default 0

    title Mandriva 2009
    kernel (hd0,5)/boot/vmlinuz BOOT_IMAGE=linux root=/dev/sda6 splash=silent resume=/dev/sda1 vga=788
    initrd (hd0,5)/boot/initrd.img


    title windows
    root (hd1,0)
    map (0x81) (0x80)
    map (0x80) (0x81)
    makeactive
    chainloader +1

    title Debian GNU/Linux 5.0
    rootnoverify (hd0,4)
    chainloader +1

    title Ubuntu 8.10
    rootnoverify (hd2,4)
    chainloader +1

    In questo modo si mantiene la massima possibile e completa indipendenza fra ciascun SO.
    Puoi sostituire il SO ospite in qualunque momento senza più alcun bisogno di intervenire sul menu.lst della distribuzione host. Title è variabile del tutto arbitraria

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di lion1810
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    Nov 2002
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    secondo me per lo stesso motivo di sopra è anche peggio.

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