Essere tennici è una cosa che si porta addosso e non si lava, come una voglia sul culo.
Erano anni che non facevo riparazioni, ma ho ceduto alla tentazione.
E' una notte grigia e tempesotsa, indosso il mio impermeabile e copro i capo col mio cappello, mi da sicurezza anche senza quella dannata sigaretta in bocca. Vado a ritirare il pc.
"Probabilmente è un virus, non funziona più, per favore salvami i dati" così diceva tre giorni fa la straziante voce di quella povera fanciulla al telefono.
Un rassicurante " Lascia tutto così com'è ci penso io, vengo mercoledì".
Il tragitto è lungo, curve, semafori, e camion di letame ma la meta è li.
Parceggio il mio bolide in riserva, lei e lì, sul cancello, mi aspetta.
- Dannazione che tette.
Che stupido, ha bisogno di me non posso farmi distrarre. Mi avrà sentito ?
Mi conduce al cadavere.
Sul momento lo osservo, un'occhio attento si sarebbe lasciato distrarre da quell'aria rilassata, chiusa. Ma io noto subito che una paratia del case è messa male...è aperto.
Scosto la paratia e noto l'orrore di pezzettini bianchi di plastica dei piedini della ram orrendamente rotti per terra. La Ram sul tavolino. La guardo esterefatto...
- Mio dio.
Esclamo senza rendermente conto.
- Che è successo ?
Lei non realizza e con fare innocente risponde...
- E' stata Alice*, ha detto che sapeva lei come fare. ha detto che bastava staccare la ram poi rimetterla...e sarebbe andato tutto a posto. Poi però si è resa conto che era un impresa al di là delle sue possibilità e abbiamo lasciato stare.
![]()
* nome inventato di un amica comune.