L'AQUILA - Applausi e messaggi di incoraggiamento hanno accolto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che oggi ha consegnato altre 240 nuove case agli sfollati in Abruzzo. Come ha fatto anche nelle precedenti occasioni, il premier si è fermato a scambiare qualche battuta con i nuovi inquilini, poi ha incontrato i volontari che hanno fatto servizio civile nelle zone terremotate in Abruzzo.
Il premier è tornato sulla vicenda Lodo Mondadori e lo ha fatto con una battuta. "Sto investendo moltissimo in un istituto a Verona per arrivare a 120 anni, se non mi porta via tutto De Benedetti", ha detto alla platea di volontari riuniti a Coppito. E ha risposto con una battuta anche a una signora che a Preturo gli diceva "Non mollare". "Stia tranquilla signora, io non mollo" ha detto il premier. "Quando uno prende un pugno in faccia per un po' gli fa male poi si riprende e va avanti".
"Entro dicembre tutti avrete una casa" ha poi detto Berlusconi, poco prima di lasciare Cese di Preturo, rispondendo a una donna che gli ha fatto osservare di non aver ancora ricevuto indicazioni relative alla sistemazione definitiva.
Il premier ha visitato diversi appartamenti e si è soffermato a chiacchierare con i neoinquilini a Preturo. "Avete preparato per fare un brindisi? Allora arrivo". Ha detto a una famiglia. Berlusconi si è soffermato a leggere una poesia sulla terribile esperienza del terremoto che un bambino gli ha regalato. "Bravo, complimenti" ha commentato. Il premier ha avuto parole di elogio per le costruzione realizzate a Preturo. "Restare qui sapendo che c'è una sicurezza assoluta e guardare fuori e vedere la vostra terra così bella è una gioia", ha detto. Berlusconi è poi tornato a ricordare il tempestivo intervento dopo il terremoto del 6 aprile rispondendo alle domande del giornalista francese: "Questa è una cosa che può diventare un modello", ha sottolineato, "mai quando c'è stata una catastrofe si è avuta una risposta simile". Questa, ha insistito, "è la vera politica, è la politica del fare".
(16 ottobre 2009)