Tra pochi minuti sarà depositata la sentenza di appello per Dell'Utri, tanti elementi fanno pensare ad una assoluzione con formula dubitativa, cioè la vecchia "insufficienza di prove".
Innanzitutto il fatto che il collegio che lo sta giudicando è stato formato dopo ben un anno dal presidente della corte di appello, e ve ne facciano parte due giudici che la procura non ha mai gradito, uno che faceva parte del collegio che assolse andreotti, con sentenza poi ribaltata in cassazione, e il presidente già accusato a suo tempo per i rapporti con Ciancimino padre, sindaco di palermo ed eponente mafioso.
Poi la decisione di non ammettere la testimonianze di Spatuzza su Dell'Utri perchè giudicata inattendibile, nonostante tutti gli altri tribunali abbiano deciso in senso esattamente opposto.
Poi il comunicato irrituale di poco tempo fa con il quale il collegio dichiarava di non essere sotto pressione, in diretta risposta ai giornali, letto addirittura in aula.
Poi la durata della camera di consiglio, difficilmente compatibile con una mera conferma della sentenza di primo grado (salvo che non sia stata protratta per evitare di coincidere con la presenza in Canada di Berlusconi, e creare così imbarazzo).
Dopo rimane la cassazione, anche se la prescrizione non mi pare sia lontanissima.