Maurizio Molinari per La Stampa
Quattrocentosessanta dipendenti per un totale di 38,7 milioni di dollari di stipendi, con nessun aumento di spesa rispetto allo scorso anno e un'oscillazione fra i 172 mila dollari dei super-consiglieri e i 21 mila dei dipendenti part-time: è la radiografia di quanto si guadagna dentro la Casa Bianca, resa pubblica online per disposizione di Barack Obama nell'ambito delle misure sulla «massima trasparenza dell'amministrazione» promesse all'elettorato durante la campagna 2008.
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Entrando nel dettaglio ci si accorge subito che lavorare alla Casa Bianca non significa diventare ricchi. Sotto lo stipendio del presidente degli Stati Uniti, che è di 400 mila dollari ovvero meno della metà di quanto guadagna un buon manager di Wall Street, viene la busta paga da 172.200 dollari che va a 23 suoi stretti consiglieri.
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Si tratta dei nomi più importanti della Casa Bianca, gli artefici delle politiche dell'ultima superpotenza del Pianeta i cui ritmi di lavoro non conoscono orario e le cui decisioni implicano responsabilità planetarie. Si tratta del capo di gabinetto Rahm Emanuel, del portavoce Robert Gibbs, del capo dell'antiterrorismo John Brennan, del guru politico David Axelrod, dalla consigliera Valerie Jarrett, del legale Robert Bauer, dello speechwriter Jon Favreau, come anche di Susan Sher, capo dello staff della First Lady Michelle, e di Carol Browner, titolare del cruciale portafoglio «energia e ambiente».
OBAMA E BERLUSCONI ALLA CASA BIANCA
Per fare un paragone con i guadagni che a questi alti funzionari potrebbe offrire il mercato basti pensare che il legale Bauer l'anno precedente all'arrivo alla Casa Bianca dichiarò consulenze per un totale di 958.788 dollari. Se il livello complessivo della remunerazione dunque non è molto alto ciò che spicca sono 179.700 dollari che vengono versati a due esperti di «Health Care», Michael Hash e Timothy Love, a conferma dell'importanza che il presidente assegna alla riforma sanitaria.
Barack Obama mentre percorre in solitudine uno dei corridoi della casa bianca - Dal Corriere della Sera (Ansa/Epa)
Scendendo un gradino più sotto si passa ai consiglieri di secondo grado, come Robert Nabors vice di Rahm Emanuel, che guadagna 162.500 dollari, Nancy-Ann DeParle, esperta di Sanità, a 158.500 e Norm Eisen, legale per le questioni etiche, a 149 mila dollari. Reginald Love, l'inseparabile «body man» che vive letteralmente attaccato al presidente, svolgendo le mansioni più differenti - dal versargli l'acqua durante i discorsi a giocare a basket con lui nel tempo libero - ha uno stipendio di 102 mila dollari mentre lo stakanovista Jim Messina, a cui è stata affidata la preparazione delle elezioni di novembre per il rinnovo del Congresso di Washington, è nel ristretto club dei 172 mila dollari.
casa bianca
Ad avere stipendi inferiori sono gli alti funzionari che gestiscono le attività online - 70 mila dollari - e i rapporti con i mezzi di comunicazione della comunità ispanica - 78 mila dollari - mentre se si scende a livello di segretarie, assistenti legislativi, consulenti, responsabili del «monitoraggio del media» e dell'«esame dei possibili candidati» le paghe annuali si aggirano fra i 40 e 60 mila dollari.
Fanalino di coda, i funzionari part-time, a cui vengono versati 21 mila dollari. Ma c'è anche chi ha scelto di lavorare completamente gratis: è il caso di Shale Wong e Margaret Chen che pur avendo la qualifica di «impiegati» con mansioni di «special assistant» non ricevono neanche un dollaro. Nel complesso la Casa Bianca oltre ad aver congelato le remunerazioni - su disposizione del presidente Obama - ha anche ridotto il personale rispetto al 2009, scendendo di 17 unità, con un arretramento che appare ancor più vistoso tenendo presente che gli organici comprendono tutti i dipendenti dei consigli per le politiche domestiche e per quelle economiche creati sul modello del consiglio per la sicurezza nazionale.
clinton-lewinski Al Gore
Il bilancio della Casa Bianca non include invece il vicepresidente Joe Biden, che è anche presidente del Senato, e il suo staff.
2 - BILL CLINTON NON PERDONA AL GORE
Matrimonio senza i Gore per Chelsea Clinton: né Al né l'ex moglie Tipper sono nella lista degli invitati alle nozze della figlia dell'ex presidente con il banchiere d'affari Marc Mezvinski, a Rhinebeck nello stato di New York il 31 luglio. Non è chiaro se i Gore siano stati «disinvitati» dopo la recente separazione e le accuse di molestie sessuali mosse contro Al Gore da una massaggiatrice di Portland.
In dicembre però lo stesso Gore aveva lasciato intendere che sarebbe stato tra i 400 invitati. Il suo portavoce ha risposto con un «no comment» alla domanda precisa del «Daily News», aggiungendo solo: «Fanno entrambi gli auguri a Chelsea, che è una donna meravigliosa, e condividono la gioia della sua famiglia». Molti però evocano la vecchia ruggine tra Al e Bill all'epoca dello scandalo Lewinsky.