Nella noia più totale ho elaborato una teoria su un paio di luoghi comuni su Uomini e Donne. Proprio perchè è una teoria imparziale ne ho elaborata una a (s)favore degli uomini ed una a (s)favore delle donne. I luoghi comuni, i primi due che mi sono venuti in mente, sono il fatto che agli uomini dicono che sono negati con le faccende di casa (cucinare, fare pulizie, stirare) e le donne sono negate con robe tipo guidare, fare aggiusti in casa e simili.

Non me ne vogliate è solo una teoria. La teoria nasce dal fatto che per essere pratici in qualcosa per forza di cose bisogna esercitarsi e nessuno nasce bravo in tutto e non voglio soffermarmi sul chi è più portato per cosa, limitiamoci solo alla pura pratica.

Ora prendete un maschio, fin da quando è un bambino viene cresciuto a macchine telecomandate, macchinine, macchine elettriche, corrono sempre dietro ai genitori per i lavoretti e alla fine diventa quasi un dovere aiutare il padre in queste cose.

Idem per le donne, vengono cresciute a bambole, a cucine finte, finti ferri da stiro eccetera, e alla fine gli viene inculcato che è un loro dovere aiutare la madre in queste faccende.

Ora in entrambi i casi ce la donna più o meno brava, e l'uomo più o meno bravo, però anche contro la loro voglia la loro infanzia è stata praticamente un giocare a fare i grandi quindi nei loro corrispettivi ruoli hanno sicuramente più pratica.

Voi addurrete che ci sono anche uomini bravi a cucinare e pulitissimi e donne campionesse di rally e simili, questo perchè ovviamente oltre ai doveri "inculcati" ci sono anche le proprie passioni personali, che alla fine anch'esse portano a fare pratica.

Quindi tornando ai luoghi comuni secondo me è pura matematica, perchè con una società che inculca questi valori ce più probabilità di trovare una donna che sa cucinare (non dico grande cuoca, ma almeno nei limiti del decente) piuttosto che un uomo.

Voi che ne pensate? è solo uno svarione che mi è venuto essendo bloccato in casa con tutto chiuso fuori