L'edizione di quest'anno si svolgerà come di consueto nella splendida cornice della villa comunale di Pomigliano d'Arco dal 13 al 17 luglio.
La manifestazione è completamente gratis. Il programma:
http://www.pomiglianojazz.com/2005.htm
L'edizione di quest'anno si svolgerà come di consueto nella splendida cornice della villa comunale di Pomigliano d'Arco dal 13 al 17 luglio.
La manifestazione è completamente gratis. Il programma:
http://www.pomiglianojazz.com/2005.htm
Oddio: http://www.pomiglianojazz.com/2005-13.htm
Chiunque possa, non lo perda per nulla al mondo!![]()
ti amoti avrei chiamato per chiedere nius
15 e 16 sono da te
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uppalo poi..che fino al 13 mi scordo![]()
Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)
'ngiolè pure se faceve stasere t'e scurdave ca cape e chiuve che tiene[supersaibal]Originariamente inviato da Angioletto
uppalo poi..che fino al 13 mi scordo[/supersaibal]
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[supersaibal]Originariamente inviato da consulting
'ngiolè pure se faceve stasere t'e scurdave ca cape e chiuve che tiene[/supersaibal]
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[supersaibal]Originariamente inviato da consulting
'ngiolè pure se faceve stasere t'e scurdave ca cape e chiuve che tiene[/supersaibal]
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mi sono appena ricordato che un mio amico si sta avvicinando alla musica jazz..
mo gli mando uno sms su sta cosa![]()
Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)
vado domani sera..
per chi interessa sa che ci sono e può evitarmi![]()
Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)